Autore Topic: FOCUS - Un girone di Lazio: tra imprese, polemiche Var e un'armata da trasferta  (Letto 335 volte)

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                           Con impeccabile puntualità il 2017 porta con sè l'andata di un campionato italiano quanto mai equilibrato. Giro di boa, primo incrocio, cominciamo a familiarizzare col termine "ritorno" perchè ci accompagnerà da qui fino a maggio. La Serie A entra nel vivo, le gerarchie sono già delineate, la lotta al potere è definitivamente cominciata. Non resta altro che analizzare giornata dopo giornata i passi più interessanti di questa metà di percorso. Una Lazio dalle imprese storiche, le polemiche di un rapporto difficile con il Var e i gioielli valorizzati nel primo ciclo di campionato. Sant'Inzaghi continua a compiere miracoli, la sua Lazio nutre il corpo e la mente, torna a farsi calamita per i tifosi, rientranti numerosi all'Olimpico grazie anche alle iniziative della società. La crescita di squadra e di club, in Italia come in Europa. La possibilità di poter lottare in ogni campo, di fare da mina vagante in un campionato dai mille scenari.



SORPRESA, QUALE SORPRESA? - La sbornia post vittoria di Supercoppa incide non poco sull'esordio. Il pareggio con la Spal è cibo buono per gli scettici anti-Lazio, gli stessi non ancora pienamente convinti della forza di una squadra "dalla rosa troppo corta". Ed ecco la prima svolta, il primo successo di maturità e di squadra: la sventagliata da fuori di Milinkovic consegna a Inzaghi i primi tre punti contro il Chievo, oltre a una notevole boccata d'aria. Ma è il 4-1 contro il Milan dalle meraviglie estive a consolidare la Lazio come vera outsider. E c'è chi ancora la chiama sorpresa, quest'armata da trasferta che si imporrà su un campo tradizionalmente difficile come 'Marassi' sponda Genoa. Ma il campo non consegna solo buone notizie in termine di risultati: la conferma del 3-5-1-1, l'esplosione di Luis Alberto, la glorificazione di Milinkovic, l'exploit di Marusic e la supremazia guatoni alla mano di Strakosha. La sola sconfitta contro il Napoli non scalfisce certezze e buoni propositi, questa Lazio continua ad avere la bava alla bocca. Chiedetelo alla Juventus: in una vittoria incredibile, storica, pazzesca, allo Stadium. Dallo svantaggio al sorpasso, al possibile pari al 94' con l'aiuto del Var (arriverà anche il suo momento, state sereni). Strakosha para su Dybala, è goduria piena, forse anche di più rispetto a qualche mese prima in Supercoppa. Stavolta la sbornia però non inganna, prima del derby la Lazio collezionerà sei vittorie consecutive in campionato.



VAR, TRASFERTA E SOGNO CHAMPIONS - Scatta l'ora derby, un punto divide Roma e Lazio, al primo grande incrocio stagionale. La delusione non deriva solo da una sconfitta maturata similmente alla stracittadina d'andata dello scorso anno, ma anche dal primo grande dubbio Var. Bastos-Kolarov, nessuna inquadratura chiarisce il contatto, prime schermaglie. Prima del delirio. La Lazio non mette il sigillo alla gara con la Fiorentina, il Var allora vede un rigore su contatto Caicedo-Pezzella: un solo punto in cassa, due cestinati malamente. L'ira si fa funesta, neanche la vittoria in casa della Samp (con tocco di mano in area avversaria non segnalato dalla tecnologia) placa l'inquietudine. Giacomelli, dietro l'angolo, è pronto a scatenare l'inferno. Lazio-Torino, la situazione Var sfugge definitivamente di mano. Il caos, intanto la Lazio resta dietro e cestina opportunità di accorciare. La grande rimonta a Bergamo con l'Atalanta e il punto racimolato (con qualche rammarico) in casa dell'Inter, permette comunque di restare agganciati al treno della vetta. Oltre a certificare una supremazia da trasferta incredibile. Lontano dall'Olimpico Inzaghi è imbattuto, solo il Napoli ha fatto più punti. Una Lazio che chiude il 2017 quinta, ma con un percorso in forte crescita. In attesa della prossima svolta.



QUALCHE NUMERO - Chiudiamo tirando le somme: all'appello manca la gara con l'Udinese, che in classifica qualcosa toglie fino al fatidico 24 gennaio. Ma al momento le vittorie sono 11, con 4 pari e 3 sconfitte. È una Lazio dal secondo attacco in Serie A dopo la Juve con 43 gol, ma ultima tra le big per gol subiti (22). Le vittorie in trasferta sono sette, con due soli pareggi e la sconfitta nel derby. 16 le reti di Immobile, seguito dai guardaspalle Luis Alberto e Milinkovic (5 reti). Non male anche i due centrali, con de Vrij e Bastos che chiudono con tre esultanze a testa.



         

   



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