Autore Topic: La Capitale si è capovolta Lazio in volo, Roma a terra  (Letto 470 volte)

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La Capitale si è capovolta Lazio in volo, Roma a terra
« : Giovedì 25 Gennaio 2018, 00:00:28 »
www.gazzetta.it



La squadra di Inzaghi e' un parco giochi: segna, diverte e vola in classifica. Quella di Di Francesco fatica a fare gol e a vincere. Eppure, un mese e mezzo fa, tutto era diverso...



La Capitale si è capovolta. Già, perché se la Lazio è esplosa, la Roma è implosa. Un mese e mezzo fa, la Lazio perdeva col Torino in casa, in una partita piena di polemiche con l'espulsione di Immobile. La Roma, invece, pareggiava 0-0 a Verona contro il Chievo e contro un super Sorrentino. Per i giallorossi sembrava un normale rallentamento sul campo di una squadra che aveva costretto al pari anche il Napoli, mentre c'era già chi pronosticava per i biancocelesti la fine della corsa Champions. Non esattamente quello che è successo. Nelle ultime 6 partite la Lazio ha fatto 14 punti, la Roma solo 6, ritrovandosi al 5° posto della classifica.

CHI SALE  —

In uno dei momenti più difficili della sua gestione, a -3 dalla Roma e dalla zona Champions, Inzaghi ha fatto un altro capolavoro. E la Lazio ha ripreso a essere scintillante, anche più di prima. In 8 partite, tra Serie A e coppa, sono arrivate 6 vittorie e 2 pareggi. Ma è il modo in cui sono scaturiti i successi che impressiona: semifinale di Coppa Italia in cascina e 20 gol fatti in 6 gare di campionato (soltanto 6 quelli subiti). Un parco giochi dove Immobile ha una media gol da record di sempre e dove Milinkovic si destreggia come uno dei migliori centrocampisti al mondo. Alla festa si sono uniti Felipe Anderson (rientrato dall'infortunio)  e Nani (ora pienamente a disposizione), per non parlare di Luis Alberto che fa il fenomeno. L'attacco segna meno soltanto di Manchester City, Psg e Barcellona nei 5 maggiori campionati europei. La squadra vola  e – dopo la vittoria sull'Udinese – appare ora favorita su Roma e Inter per un posto in Champions.

CHI SCENDE  —

La Roma dei primi di dicembre era una squadra in lotta per lo scudetto, la Roma di fine gennaio è lontana anni luce dai primi due posti e fuori dalla zona Champions. Sicuramente le voci di mercato stanno condizionando alcuni giocatori, ma la crisi nasce da prima. La Roma di Di Francesco non è mai stata fenomenale in attacco (ha segnato più di 3 gol solo contro Benevento e Fiorentina), ma adesso i numeri offensivi preoccupano, nonostante la buona reazione di Genova. Sono 32 le reti realizzate, 10 in meno della Samp, 2 in meno dell'Udinese e addirittura 24 in meno rispetto alla Lazio. Dopo quello 0-0 a Verona era arrivata la vittoria sul gong col Cagliari grazie al contestato gol di Fazio. E alla diciassettesima giornata, la Roma aveva 3 punti in più rispetto alla Lazio (38 a 33). Poi, si è spenta la luce. Fuori dalla Coppa Italia e 3 punti in 5 partite in campionato: sconfitte con Juve, Atalanta, pareggi contro Samp, Sassuolo e Inter. E ora la Lazio è a +5 in classifica.

CRISI   —

Under, Defrel e Schick non ne vogliono sapere di segnare, Nainggolan (che probabilmente verrà avanzato da qui alla fine) è sotto i suoi standard realizzativi, Gerson ha fatto due gol a Firenze e non ha più timbrato il cartellino in Serie A. E al di là del gol sul gong contro la Sampdoria di Dzeko, è proprio il bomber che sta mancando: il bosniaco ha smesso di segnare ben prima dell'intreccio di mercato col Chelsea. Sono appena 3 i suoi gol  nelle ultime 14 partite (10 in totale).   La Lazio ha il capocannoniere del campionato, l'Inter (con tutti i suoi problemi) ha il vice. E la Roma, se non cambia passo in fretta, rischia di vedere allontanarsi in fretta il quarto posto.

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