www.LaLazioSiamoNoi.it C’è un interruttore capace di accendere e spegnere la squadra di Inzaghi. Nei circuiti che terminano nel pulsante passano cariche elettriche che hanno diversi nomi: concentrazione, corsa, velocità e umiltà. Ieri sera a San Siro c’è stato un evidente abbassamento di corrente. Sarà per questo che a soli 15 minuti dall’inizio della partita la regia Var ha deciso di risparmiare energia, evitando di visionare sugli schermi tutti i video a disposizione. Ma il calo di elettricità ha influito sulla prestazione della Lazio. Contro la formazione di Gattuso Lulic e compagni hanno perso palla 46 volte – record negativo della stagione – e hanno percorso
105.6 chilometri (7 in meno rispetto al Milan). Nonostante ciò, sono riusciti a realizzare ben 12 occasioni da gol. A mancare è stata la convinzione. Un dato che emerge anche dal numero di duelli vinti:
55, solamente il
47%. Meglio in fase aerea, con
17 duelli vinti su 22. Una squadra poco propositiva rispetto al solito.
ANCORA NUMERI –
Sergej Milinkovic ha decisamente mantenuto la carica più a lungo. È stato lui a tirare più volte in porta (6) e a raggiungere la
velocità media più alta (7.9 km/h). Il centrocampista serbo ha anche vinto il maggior numero di duelli aerei, 7. Nonostante gli errori commessi in fase difensiva, quello di
Bastos è il nome che compare più volte nei numeri del match di ieri. Suo il titolo di top player per
passaggi (68) e tocchi di palla (87). Ha anche realizzato il numero più alto di
tackle (5) e di
anticipi (3). Ma la sua resta una prestazione spenta, segnata dagli sbagli. Una scarica da almeno 200 watt è arrivata con l’ingresso in campo di
Felipe Anderson. Ben
7 i dribbling effettuati dal brasiliano in soli 42 minuti di gioco. Ha superato in dinamismo il collega Luis Alberto. La sua energia non è stata però sufficiente per ribaltare il risultato. Ma niente paura, mercoledì l’interruttore biancoceleste rimarrà fisso su ‘on’.
Vai al forum