Autore Topic: Parolo: "Non dobbiamo pensare di essere belli e bravi, è così che si perdono le partite"  (Letto 260 volte)

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                           Al termine della partita contro il Napoli, Marco Parolo è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium: “Abbiamo smesso di ragionare da squadra, il Napoli quando trova spazi è devastante. Nella ripresa forse ci siamo rilassati, le grandi squadre stanno sempre sul pezzo e a noi oggi è mancata la concentrazione. Facciamo mea culpa, 45 minuti non bastano per vincere e dobbiamo crescere. Prendiamo spunto da oggi per migliorare. Era utopia ottenere il terzo posto a gennaio, dobbiamo lottare fino a maggio. Rimbocchiamoci le maniche giovedì, siamo tra i pochi a giocare ogni tre giorni. Continuiamo a lavorare per metterci alle spalle questo periodo. Possiamo fare bene e sono convinto che a maggio lotteremo per la Champions. Più che meriti del Napoli, siamo stati noi a calare l’intensità. Loro sappiamo come giocano, ma noi siamo stati troppo passivi. Felipe? Ogni giocatore è importante, lo sarà per il futuro. Ora bisogna ritrovare un equilibrio nostro per tornare forti come prima”.



Marco Parolo ha parlato anche a Sky: "C'è il rammarico di non aver fatto quello che abbiamo fatto al primo tempo. Non dovevamo far ragionare il Napoli. Abbiamo dimostrato che se non siamo gruppo, non andiamo da nessuna parte e facciamo brutte figure. O siamo troppo belli o troppo brutti. Dobbiamo trovare anche una via di mezzo. Fino a maggio lotteremo per la Champions e ben vengano queste sconfitte se servono per ritrovare la cattiveria giusta. C'è da dire che noi da dopo la sosta abbiamo giocato tanto, più di tutti, anche se questo non deve essere un alibi. Dobbiamo migliorare nel saper gestire i momenti della partita. Tante volte ci rilassiamo troppo presto. Pensiamo di essere belli e bravi e poi abbiamo dei cali. Sapremo riprenderci e analizzare gli errori fatti, per superare questo piccolo momento di difficoltà".



Il centrocampista biancoceleste ha parlato poi a Lazio Style Channel: “Non siamo stati squadra, il Napoli negli spazi è devastante. Abbiamo sbagliato atteggiamento, dobbiamo analizzare la partita. Bisogna essere squadra in ogni situazione di gioco: questa sconfitta dev’essere un punto di ripartenza. Giochiamo ogni tre giorni, giovedì è fondamentale e dobbiamo ricaricarci bene per un ciclo di partite importanti. Dobbiamo saper soffrire e trovare un equilibrio per tornare a essere una squadra importante. Siamo abituati a passare da fenomeni a scarsi in poco tempo: dobbiamo analizzare i motivi di certi errori, avere la voglia di crescere e reagire. La Champions si decide a maggio e fino a lì dovremmo essere in ballo. Solo a quel punto capiremo se siamo cresciuti o no. Il colloquio con l’arbitro? Gli abbiamo detto che loro parlavano tanto e non si sarebbe dovuto fare influenzare. Sul gol del pareggio comunque è stato un errore di squadra. Nel primo tempo siamo stati compatti, ostruendo le loro fonti di gioco. Nella ripresa poi abbiamo perso le distanze e siamo arrivati sempre tardi sulla palla. Ci abbiamo messo senza dubbio del nostro, la gara l’abbiamo persa noi. Siamo stati larghi e poco attenti, ci è costato caro. Ora dobbiamo ripartire così come abbiamo fatto dopo l’andata. Il sogno Champions è vivo, siamo lì”.



Marco Parolo è infine intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti in zona mista: "Nel primo tempo abbiamo fatto un'ottima gara, facendo quello che avevamo provato e mettendo in difficoltà il Napoli giocando aggressivi. Nel secondo tempo ci siamo allungati e abbiamo perso le distanze, quando fai così il Napoli ti punisce. Noi siamo o troppo belli o troppo brutti, se troviamo la giusta via di mezzo diventiamo una squadra compatta, che sa soffrire e portare a casa il risultato. Siamo caduti in balia della partita, dobbiamo ripartire sapendo quali sono stati i nostri errori. Chi pensava che a gennaio fossimo in Champions era un illuso, dovremo lottare fino all’ultima partita e ce la possiamo fare. Queste partite servono a crescere, per capire che se giochiamo sempre come nel primo tempo possiamo fare bene ma se cala l’intensità facciamo fatica contro chiunque".



VINCERE PER RIPARTIRE - "Come se ne esce? Rimanendo compatti, sapendo che non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi adesso. Dobbiamo essere lucidi nell’analizzare gli errori fatti e capire cosa manca per tornare a vincere. Abbiamo giocato ogni tre giorni, dobbiamo essere bravi a ricaricare le energie mentali per poter giocare concentrati sempre per 90 minuti. I gol? Colpa di tutta la squadra, quando si prende gol non è mai colpa del singolo. Dobbiamo metterci lì e capire che gli altri devono faticare per segnare. Sull’1-1 era come se avessimo già preso il 4-1, questo non deve succedere. Bisogna mettersi alle spalle questa partita, solo noi possiamo uscire da questo momento. L’Europa League? Ci aspettano partite importanti, vincere è la medicina per uscire da questo momento di difficoltà. Ci prepareremo per farlo perché vogliamo ripartire".



         

   



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