Autore Topic: Lazio, sospiro Dinamo Kiev Ma in Ucraina non è facile  (Letto 447 volte)

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Lazio, sospiro Dinamo Kiev Ma in Ucraina non è facile
« : Venerdì 23 Febbraio 2018, 15:00:31 »
www.gazzetta.it



La squadra di Inzaghi evita avversari temibili come Arsenal, Atletico Madrid e Borussia Dortmund. Ma la Dinamo Kiev conosce la competizione e sa essere insidiosa, soprattutto in casa


Poteva andare sicuramente peggio. La Lazio pesca la Dinamo Kiev e può guardare con fiducia alla doppia sfida con gli ucraini per gli ottavi di Europa League. Rispetto a Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Arsenal e Lione sicuramente a Inzaghi è andata bene. Ma la trasferta in Ucraina non è semplicissima.

fasti  —

I ragazzi allenati dall'ex c.t. bielorusso Khatskevich non sono al livello degli squadroni di Lobanovs'kyj e il ricordo dei fasti europei a cavallo degli anni 80-90 è lontano. Ma gli avversari dei biancocelesti sono una squadra compatta: sono secondi a 3 punti dallo Shakhtar Donetsk, battuti 1-0 a inizio campionato, con una partita in meno. In campionato hanno subito appena solo 12 reti.

in europa  —

E il club vanta grandi esperienze internazionali: nel 2008/09 sono stati a un passo dalla finale dell'ultima Coppa Uefa. L'Europa League è un torneo che conoscono e di cui hanno raggiunto i quarti più di una volta. Il loro girone quest'anno non era irresistibile: c'erano Partizan Belgrado, Skenderbeu e Young boys ma comunque gli ucraini hanno agevolmente vinto la loro pool, segnando quasi tre gol per partita. Ai sedicesimi l'avversario era l'Aek Atene, avversario del Milan nel girone, eliminato senza vincere, accontentandosi di un 1-1 esterno e dello 0-0 di ieri.

la rosa  —

La squadra si poggia su una solida colonna di calciatori autoctoni, alimentata con elementi internazionali e offre un buon compromesso tra veterani e giovani. In attacco da tenere d'occhio c'è Mbokani, vecchio pirata congolese ex Anderlecht abituato a segnare anche in Champions. Tuttavia il titolare di coppa è Junior Moraes, brasiliano preso dai cinesi del Tj Quanjian, che in Europa League ha già segnato ben 6 gol in appena 8 partite. Appena dietro di lui c'è un tridente in cui a fianco dei nazionali Garmash e Tsygankov opera un'altro straniero da tenere d'occhio: il paraguaiano Derlis Gonzalez, peperino classe 93 tutto dribbling e velocità, pescato in Sudamerica dai sapienti scout del Benfica e passato pure da Basilea, dove con i giovani di talento ci sanno fare . Dietro, di fianco a Khacheridi, centrale della nazionale del c.t. Shevchenko, opera Kadar, ungherese ex Newcastle.

collettivo  —

Insomma, niente nomi altisonanti ma una buona organizzazione di squadra, solida e pronta a far male in casa, dove quest'anno in Europa non ha mai perso. La Lazio farà bene a chiudere il discorso all'Olimpico, perché nel loro Olimpico, quello di Kiev, che ospiterà la finale di Champions,  non è poi così semplice fare risultato.

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