Autore Topic: La consapevolezza di essere forti  (Letto 404 volte)

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La consapevolezza di essere forti
« : Giovedì 1 Marzo 2018, 12:00:45 »
www.cuoredilazio.it

(Giovedi 1 marzo 2018, ore 11,00)

Lazio esce dalla Coppa Italia a testa altissima. Uscire ai rigori fa male ma al tempo stesso fortifica in tutti noi (o perlomeno la maggior parte di noi) il pensiero che questa squadra ha tutte le caratteristiche per essere e restare la terza forza del campionato conquistando di conseguenza un posto in Champions. I ragazzi ieri sera contro il Milan hanno giocato alla grande concedendo pochissimo allo sviluppo dei rossoneri che in questi ultimi due mesi hanno costruito la loro risalita in classifica attraverso le ripartenze veloci e pungenti con Suso e Çalhano?lu e l’attacco in profondità di Cutrone. La Lazio ha condotto sempre la partita, è riuscita a rendersi pericolosa e al tempo stesso coprirsi per non farsi colpire. Di contro il Milan si era tenuto basso e corto per non dare a sua volta la profondità a Immobile e Luis Alberto e cercando nel palleggio da dietro dove Biglia era addirittura spesso l’uomo più vicino a Donnarumma, di stanare i centrocampisti laziali per poi mandare tra le linee i suoi incursori. La Lazio però non cadeva in questo tranello e pur pressando alto, manteneva a sua volta compatta la linea di centrocampo e infatti nel primo tempo la truppa di Inzaghi creava ben 4 occasioni da gol purtroppo non concretizzate. Il risultato dell’andata imponeva questa strategia tattica per l’ovvio motivo che prendere un gol al ritorno, sarebbe stato quasi fatale. Il rammarico semmai di questa sfida sui quasi 220 minuti totali, è non aver segnato un gol nel match di andata dove la Lazio poteva e forse doveva spingere di più per farlo, anche a costo di subirlo. La lotteria dei rigori non fa testo per nessuno anche se la sorte aveva dato alla Lazio una doppia opportunità di andare sul doppio vantaggio che probabilmente sarebbe stato irrecuperabile per i diavoli rossoneri. Gli errori di calciatori esperti e forti come Milinkovic e Leiva dimostrano come i rigori siano una sorta di o la va o la spacca al buio. L’errore del giovane Luis Felipe non conta, qualcuno doveva andare a tirarlo e De Vrij e Radu avevano i crampi quindi Inzaghi ha delegato il giovane brasiliano che non si è sottratto alla responsabilità. L’errore sarà per lui una delle tante tappe di crescita che gli consentirà di essere un gran bel giocatore e di regalare alla Lazio delle prestazioni sontuose che porteranno chissà, risultati ben più importanti. Ora sabato ci aspetta la Juve. Una partita che non dovremo temere anzi, dovremo giocarla con la tranquillità di essere forti, un po’ come all’andata dove appunto ci imponemmo per gioco e personalità La giornata alle nostre dirette concorrenti per un posto al sole, non gli concede vantaggi perché se non giochiamo in casa con la Juventus, la Roma andrà a Napoli e l’Inter affronterà il derby contro il Milan. Tutti incontri che potrebbero avere come risultato finale tre sconfitte e quindi far rimanere invariata la classifica tra le tre squadre. Questo però consentirà alla Lazio nelle prossime 3 giornate di avere la possibilità di allungare sulle loro dirette concorrenti avendo una trasferta a Cagliari e due partite in casa contro Bologna e Benevento, mentre le altre due avranno impegni più difficili e insidiosi. Giovedi prossimo ci sarà l’impegno europeo di andata contro la Dinamo Kiev, anche li possiamo dire la nostra senza paura, senza condizionamenti psicologici, perché la squadra ha ampiamente dimostrato di poter avere l armi giuste per affrontare la situazione.


Alla Coppa Italia ci penseremo il prossimo anno. In fondo negli ultimi 5 anni abbiamo giocato complessivamente 6 finali  vincendone 2 (1 Coppa Italia contro la Roma e 1 supercoppa italiana contro lòa Juve). Negli ultimi 10 anni siamo dietro per risultati sportivi solo a Juventus e Inter e da quest’anno per la ripartizione dei diritti TV del triennio 2018/2021, una quota sarà data in base ai risultati sportivi ottenuti in campo nazionale e internazionale degli ultimi 5 anni, e la Lazio anche qui si piazza subito dopo la Juventus insieme al Napoli. La Lazio cresce e si consolida, anche se più di qualcuno continua a non vederlo….

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