Autore Topic: Elezioni Politiche 2018  (Letto 70119 volte)

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Offline MCM

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Elezioni Politiche 2018
« : Lunedì 5 Marzo 2018, 14:34:43 »
Occasione colossale per Di Maio e Salvini.
Vediamo come se la giocheranno.
Detto questo, l’avrei dato per certo perdente, ma il vero capolavoro di queste elezioni l’ha fatto il Capitano Leghista.
La Lega al sud e’ sopra il 5% ovunque.
Al centro sfiora il 20.

Venendo a Renzi, il suo tonfo e’ clamoroso.
Il PD non ha più a cuore i lavoratori, non è più di sinistra e allora questo e’ l’epilogo corretto. Chi votava PCI un tempo, oggi può solo votare più o meno coerentemente Lega, Casa Pound o il Partito Comunista di Rizzo.

E’ anzi sorprendente che Questo PD prenda ancora il 18.

Offline Aquilotto

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #1 : Lunedì 5 Marzo 2018, 14:39:16 »
Io se avessi potuto votare avrei votato liberi e uguali

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Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #2 : Lunedì 5 Marzo 2018, 14:42:05 »
Ah grandissima goduria la Bonino sotto il 3%.
Foraggiata dai milioni di Soros, spacciata come la candidata preferita dagli italiani dopo Gentiloni (altro scomparso, distrutto, annichilito) a malapena ha doppiato Casa Pound.

Chi ha a cuore il popolo e il lavoro non può che godere

Offline franz_kappa

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #3 : Lunedì 5 Marzo 2018, 15:53:02 »
Occasione colossale per Di Maio e Salvini.
Vediamo come se la giocheranno.
Detto questo, l’avrei dato per certo perdente, ma il vero capolavoro di queste elezioni l’ha fatto il Capitano Leghista.
La Lega al sud e’ sopra il 5% ovunque.
Al centro sfiora il 20.

Venendo a Renzi, il suo tonfo e’ clamoroso.
Il PD non ha più a cuore i lavoratori, non è più di sinistra e allora questo e’ l’epilogo corretto. Chi votava PCI un tempo, oggi può solo votare più o meno coerentemente Lega, Casa Pound o il Partito Comunista di Rizzo.

E’ anzi sorprendente che Questo PD prenda ancora il 18.

Il risultato di ieri sancisce che la sinistra italiana, eredità ormai opaca di un Novecento lontanissimo nel tempo, è finita nella sua articolazione storica.

Eppure, a mio avviso, l'Italia ha un CRUCIALE bisogno di una forza di centro-sinistra di dimensione e orizzonti europei e per questo spero che le attuali gerarchie di partito vengano azzerate e che contestualmente si ricominci ex novo, di fatto rifondando il partito e affidandolo a una persona capace, inteprete di una totale discontinuità nei confronti del passato recente e remoto.

Ovviamente non avverrà nulla di tutto ciò e assisteremo all'ascesa di una scialba mezza figura, probabilmente contigua alle gerarchie del Pd di oggi o di ieri. E costui, forse, finirà per svolgere la metaforica funzione del curatore fallimentare, accompagnando il partito verso ulteriori record negativi di consensi e quindi voti.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #4 : Lunedì 5 Marzo 2018, 16:24:11 »
Le sinistre europee non hanno niente più a che vedere con la lotta di classe e con la difesa delle classi subalterne.
Il PD e’ il primo partito nel centro di Milano.

Offline franz_kappa

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #5 : Lunedì 5 Marzo 2018, 16:36:17 »
Le sinistre europee non hanno niente più a che vedere con la lotta di classe e con la difesa delle classi subalterne.
Il PD e’ il primo partito nel centro di Milano.
Ma certo, la lotta di classe novecentesca è ormai morta e sepolta. Ma le idealità del riformismo socialista e laburista del Novecento hanno a pieno diritto piena dignità di 'cittadinanza' nello scenario politico presente e futuro, a mio avviso. Anzi, quelle idealità sono per certi versi imprescindibili ai fini della costruzione di società migliori, ove possibile.

Serve una evoluzione del centro-sinistra italiano, una sua modernizzazione, financo una palingenesi. Il partito che ha ereditato l'apparato, sempre più malmesso, del vecchio Pci (a sua volta trasformatosi attraverso numerose fasi di discontinuità) è una struttura ormai irriformabile, gestita da una classe dirigente complessivamente inadeguata.
Azzerare tutto - a partire dalle gerarchie - e ripartire.

Avverrà qualcosa di vagamente simile a quel che auspico? Ovviamente no.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Jim Bowie

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #6 : Lunedì 5 Marzo 2018, 16:39:24 »
Le Idoleogie sono morte ma solo i politici di pseudo sinistra non se ne sono accorti.
Dispiace per l'Italia perche' si apre una fase di instabilita' e guerra con l'Europa, ma se questo e' servito per mandare a casa la Camusso, Landini, Bersani, D'alema e compagnia cantante ben venga.
Spero che il M5S mantenga cio che ha detto, anche se non ho capito, forse perche non sono stato attento, la politica europea e quella estera in generale.
L'Italia ha bisogno prima di tutto di LEGALITA' e vediamo se i 5stelle arrivano dove i vari Prefetti di Ferro hanno fallito, certo Roma non e' un buon esempio!
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Offline Jim Bowie

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #7 : Lunedì 5 Marzo 2018, 16:43:33 »
Ma certo, la lotta di classe novecentesca è ormai morta e sepolta. Ma le idealità del riformismo socialista e laburista del Novecento hanno a pieno diritto piena dignità di 'cittadinanza' nello scenario politico presente e futuro, a mio avviso. Anzi, quelle idealità sono per certi versi imprescindibili ai fini della costruzione di società migliori, ove possibile.


hanno solo dignita' nella Storia del '900 non hanno diritto di cittadinanza nel terzo millennio.
Perche la Sx da sempre ha posto prima il problema di come arrivare a cosa, mentre oggi il come arrivare e' subordinato a cosa arrivare.
Non si incrementa il PIL con uno dei costi del lavoro piu alto al mondo e non si mantengono 60 e piu milioni di persone solo con le eccellenze, che tra l'altro vengono brutalizzate dalle imitazioni.
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Zapruder

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #8 : Martedì 6 Marzo 2018, 09:11:15 »



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Offline Frusta

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #9 : Martedì 6 Marzo 2018, 09:24:42 »
...financo una palingenesi.
Si, ma della semantica.
"Sinistra" è un sostantivo che da tempo ha assunto, nella pratica, il significato opposto a quello che (inspiegabilmente) ancora resiste nella teoria: avendo adesso sostituito il concetto di internazionalismo (socialista) con quello di globalismo (finanziario) cosa le è rimasto del significato che le conferivano i propositi di un secolo fa?
E non solo: ha tradito se stessa al punto da bollare i propri avversari con lo stesso epiteto con cui i finanzieri del XIX secolo bollavano chiunque volesse promuovere la creazione di una società che si occupasse di esseri umani: populista. 
Illudendosi di ottenere la considerazione se non addirittura il rispetto della Finanza, cioè dei cannibali che reggono le redini di un sistema economico il cui unico scopo è quello di concentrare i risorse nelle mani di una élite super privilegiata ai danni di tutto il resto dei povericristi che non possono e non potranno mai ottenere il rispetto dei finanzieri. Il finanziere non rispetta nessuno. Può invece provare paura; paura di perdere quello che ha, per cui, non potendo avere il loro rispetto, bisogna puntare su quella.
La sinistra si riapproprierà del proprio significato quando capirà che il populismo è l'unico anticorpo che al momento può mettere un po' di paura alla finanza.
I fatti stanno lì a dimostrarlo: è da quando ci sono in giro movimenti “populisti” che il tema delle diseguaglianze è entrato nei media.
Se non fosse arrivata la Alt-Right in America, di avere i finanzieri di Davos che parlavano di combattere le diseguaglianze potevamo sognarcelo.
Se Trump non parlasse di dazi, non ci sarebbe gente che si chiede come aiutare i disoccupati: avremmo solo i bocconiani che li chiamano sfigati.
Se non fosse stato per AfD in Germania, oggi, i tedeschi non avrebbero il programma politico piu’ sociale degli ultimi 5 anni (stiamo parlando di 50 miliardi di euro, per chi non lo sapesse) ed è stata la paura dell' AfD non certo la SPD più debole della storia a varare quel programma.
Se non ci fosse stata la Brexit nessuno sarebbe a discutere di come rendere l’ Europa una cosa bella per gli europei. Se non ci fosse stata la Le Pen, nessuno in Francia avrebbe deciso che era ora di provare qualcosa di diverso.
Se non ci fosse stato il populismo ora avremmo la STABILITA'. Cioè quella cosa che piace tanto alla Finanza: un enorme, pesante, stabilissimo blocco di granito messo lì a sostenere la minoranza dei pochissimi paperoni e dei loro scherani che detengono la maggior parte della ricchezza mondiale, ed a schiacciare tutto il resto dell' umanità.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #10 : Martedì 6 Marzo 2018, 09:46:03 »
Bravo Frusta

Offline Arch

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #11 : Martedì 6 Marzo 2018, 10:12:28 »
Sono andato testè ad applaudirti.

Panzabianca

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #12 : Martedì 6 Marzo 2018, 11:08:21 »
qualcuno mi definisca il profilo politico di Renzi.
Come verrà ricordato?

Offline Karmilla

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #13 : Martedì 6 Marzo 2018, 11:11:55 »
qualcuno mi definisca il profilo politico di Renzi.
Come verrà ricordato?

Intanto vediamo se la sua esperienza è davvero conclusa (a scanso di equivoci: io me lo auguro), poi facciamo un bilancio...
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #14 : Martedì 6 Marzo 2018, 12:43:01 »
Un democristiano, ma di caratura di gran lunga inferiore a qualsiasi leader democristiano nel dopoguerra.

Detto questo, il problema è il PD, non certo Renzi.

Offline Jim Bowie

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #15 : Martedì 6 Marzo 2018, 13:38:32 »
il problema è il sono gli uomini nel  PD, non certo solo Renzi.
Un Doroteo di bassa lega.

Il PD e' formato ma multipli ex.
Ex PCI, ex Ds, ex Ulivo,ex.....politici
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ThomasDoll

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #16 : Martedì 6 Marzo 2018, 13:43:10 »
Il PD ha perso, come fa a essere un problema? Renzi nemmeno si è dimesso, ha fatto finta. Quale migliore garanzia di sconfitta?
Chi ha vinto le elezioni ora deve prendere in mano il Paese e dimostrare l'ardito assunto di Frusta: che sia un bene provare la strizza vera per muovere le cose verso il miglioramento. Ricordo che nei Paesi che cita non c'è stato nessun populista che abbia vinto, a parte il referendum sulla Brexit: i Governi sono rimasti saldamente in mano a forze politiche "tradizionali", a parte il caso di Macron che certo non è Robin Hood. L'Italia, invece, ha saltato il fosso e ha mandato a casa i moderati, premiando i populisti.
Quindi, o Salvini e Di Maio si travestono da moderati, oppure diventiamo il laboratorio del "populismo" al Governo. E vediamo se le misure aiutapoveri sbandierate, cioè il reddito di cittadinanza e l'eliminazione di Fornero e Jobs Act, avranno luogo oppure se ci stiamo prendendo in giro, e abbiamo solo fatto un giro di giostra sostituendo apparati di potere con altri apparati di potere.
C'è una grande domanda di sinistra in Italia, nel senso che ci sono eserciti di poveracci e di disoccupati. Una domanda che non trova un partito da votare e si butta su quello che trova. Il crollo del PD migliorerà la situazione e aiuterà a far nascere qualcosa di nuovo.
Voglio proprio vedere che s'inventano adesso le nuove star per fare un Governo: qualcuno dovrà rinfoderare l'ego.

Offline Jim Bowie

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #17 : Martedì 6 Marzo 2018, 14:08:22 »
Il PD ha perso, come fa a essere un problema? Renzi nemmeno si è dimesso, ha fatto finta. Quale migliore garanzia di sconfitta?
Chi ha vinto le elezioni ora deve prendere in mano il Paese e dimostrare l'ardito assunto di Frusta: che sia un bene provare la strizza vera per muovere le cose verso il miglioramento. Ricordo che nei Paesi che cita non c'è stato nessun populista che abbia vinto, a parte il referendum sulla Brexit: i Governi sono rimasti saldamente in mano a forze politiche "tradizionali", a parte il caso di Macron che certo non è Robin Hood. L'Italia, invece, ha saltato il fosso e ha mandato a casa i moderati, premiando i populisti.
Quindi, o Salvini e Di Maio si travestono da moderati, oppure diventiamo il laboratorio del "populismo" al Governo. E vediamo se le misure aiutapoveri sbandierate, cioè il reddito di cittadinanza e l'eliminazione di Fornero e Jobs Act, avranno luogo oppure se ci stiamo prendendo in giro, e abbiamo solo fatto un giro di giostra sostituendo apparati di potere con altri apparati di potere.
C'è una grande domanda di sinistra in Italia, nel senso che ci sono eserciti di poveracci e di disoccupati. Una domanda che non trova un partito da votare e si butta su quello che trova. Il crollo del PD migliorerà la situazione e aiuterà a far nascere qualcosa di nuovo.
Voglio proprio vedere che s'inventano adesso le nuove star per fare un Governo: qualcuno dovrà rinfoderare l'ego.
Ho come l'impressione che nel PD ci saranno ulteriori, non molte perche' i deputati sono in mano a Renzi, fughe per aiutare i grillini ad avere i numeri per una maggioranza.
Comunque quella delle dimissioni postdatate e' un'altra cazzata del "Putto".
Mi sono commosso anche al passaggio della sua conferenza stampa in cui ci informava che adesso lui fara il Senatore a Scandicci, ma come il Senato non doveva essere abolito? e lui che fa si prende una poltrona?
Fuori Renzi, richiamare subito Letta da Parigi o trovare uno di sinistra per portare di nuovo il partito sul territorio.
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Offline Karmilla

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #18 : Martedì 6 Marzo 2018, 15:39:56 »
C'è una grande domanda di sinistra in Italia, nel senso che ci sono eserciti di poveracci e di disoccupati. Una domanda che non trova un partito da votare e si butta su quello che trova. Il crollo del PD migliorerà la situazione e aiuterà a far nascere qualcosa di nuovo.

La mia paura più grande è proprio questa: che non avveri quello che dici. Leggevo vari commenti in giro per la rete e molti facevano notare (non se sia vero, su questo forum sicuramente c'è gente più informata che potrà confermare o smentire) come il PD romano non sia affatto migliorato all'indomani della batosta delle comunali, ma si limiti a stare alla finestra sornione in attesa che gli errori della Raggi gli riconsegnino il Campidoglio (o così credono loro: io purtroppo temo che ci sia sempre un populista peggiore). Possiamo sperare, speriamo, che con il PD nazionale le cose vadano diversamente, ma è una previsione che si fonda su qualcosa di concreto, o è quello che ci diciamo per non farci prendere dalla disperazione? E in questo senso le non dimissioni di Renzi mi sembrano un segnale non esattamente rassicurante: ma anche se si fosse dimesso lui, il PD ormai è in larga parte modellato a sua immagine e somiglianza. Leggi Scalfarotto sul Post in "Perché il PD ha perso": "Siamo diventati il partito preferito dalle classi abbienti, dagli intellettuali, dalla borghesia illuminata, dagli imprenditori più capaci, in una parola dalle eccellenze di questo nostro Paese." Cioè, questo signore qui (neanche dei peggiori) vuole fare autocritica, ci prova (io sono convinta che sia in totale buona fede), e tanto riesce ad uscirsene con una frase aberrante come questa: dove le classi abbienti sono eccellenza (!!!), dove chi vota loro è eccellenza e gli altri #ciaone, come scrisse il genio di Rignano sull'Arno.

Io credo che l'unica speranza di cambiare la sinistra italiana sia dandosi da fare in prima persona, se ancora abbiamo idee ed entusiasmo. Perché sperare che la presa di coscienza arrivi dall'interno è sempre più difficile.

Ps. Scusa, sono ancora abbastanza accorata. In realtà il tuo intervento è tra quelli letti quello che condivido di più.
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ThomasDoll

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #19 : Martedì 6 Marzo 2018, 16:01:31 »
E' proprio quello il punto focale della questione, unito allo scollamento di Renzi dalla realtà, testimoniato bene dalla sua convinzione di ripartire dal 40% il giorno dopo del referendum. Il fatto di ritenersi gli unici affidabili, i migliori eccetera è una malattia che viene da lontano, ereditata dalla componente ex Pci del PD, che non è stata mitigata dalla forte iniezione democristiana. E' una cosa che si somma alla Berlusconite di Renzi e produce disastri. Guarda alla misera parabola finale di D'Alema e Bersani e alle accuse di autolesionismo mosse a chi ha deciso di non "votare utile", come se ci fosse una e solo una possibilità di portare avanti il Paese. Tutte stupidaggini. Per quanto chi si accinge a governare possa essere incapace, inesperto o che, ci sarà sempre una macchina pubblica da guidare, con i suoi meccanismi, i suoi conoscitori, le sue prerogative inalterabili che si lasceranno guidare e magari aiuteranno il pilota inesperto. La differenza sta nella ricetta: il menu del centrosinistra è stato quello solito, un brodino alle famiglie e la foglia di fico delle (pur lodevoli) riforme che hanno modernizzato in parte questo Paese sul fronte dei diritti civili. Non basta. Non basta. Non basta. Non è questo che fa la differenza. Non è nemmeno il senso d'appartenenza a cui abbiamo fatto appello in tanti, esercizio spesso più proprio della destra, che ci ha portato a sceglierci un campo dove colori e parole d'ordine ci fossero familiari. La più grande follia è che si voglia archiviare la contrapposizione destra/sinistra come fosse un relitto del tempo dell'ideologia. Le istanze sopravvivono all'ideologia. Ci sono sempre poveri e ricchi, tutelati e non, ultimi, penultimi, primi e fuori competizione. E questo è il propellente dello scontro di "classe". Il problema è che il PD ha abbandonato il campo che dovrebbe essere il suo, sia per tradizione comunista che democristiana. Quel campo riceve ammicchi e input dall'ultradestra e dalle forze "populiste". L'idea di un reddito di cittadinanza, che andrebbe sviscerata profondamente, rappresenta un tentativo di andare verso una soluzione del problema del reddito, che è conseguenza di quello del lavoro. Io non so (non credo mai) sia realizzabile, ma quello che deve fare una forza politica in lotta per vincere le elezioni è sventolare una bandiera, indicare una direzione. E la soluzione di un grosso problema del Paese potrebbe essere un reddito disponibile per tutti quelli che non ce l'hanno. Anche se è solo un'ipotesi, capiamoci bene: va in senso contrario a quello delle differenze, della polarizzazione della società tra chi ha, chi non ha e chi non avrà mai. Questa doveva essere una battaglia di sinistra, la sedicente sinistra rappresentata dal PD se ne sta lì con la calcolatrice a spiegare che cosa si può comprare e cosa non si può, fingendo di non accorgersi che ogni tentativo di sostegno del reddito e dell'occupazione è stato velleitario, parziale e basato su rinunce e contropartite, come se per accedere a un diritto sancito dalla Costituzione, che dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, si dovesse pagare un biglietto d'accesso sotto forma di garanzie a cui rinunciare. Se non c'è lavoro non c'è democrazia, in Italia, proprio per quel principio fondante che viene disatteso. Una forza di Governo che non metta al primo posto il lavoro non è una forza democratica. Cinque anni di governi di centrosinistra non lo sono stati, nei fatti, nonostante ci sia qualcosa da salvare, qualcosa che avrebbero potuto fare anche altri e che è l'allineamento del Paese su valori di civiltà al passo con i tempi.
Insomma, il PD com'è oggi non va bene, si deve ricostituire su valori di centrosinistra veri e smettere di cercare spazi al centro che non esistono più. I moderati non esistono più. La gente è arrabbiata, inutile abbassare i toni, serve un'utopia. Ma concreta.