www.sslazio.itIl 17 marzo 2018 la SS Lazio presso la sala stampa del Centro Sportivo di Formello organizza un incontro didattico-scientifico, accreditato presso il ministero della Salute, con una platea accreditata di specialisti e di medici di medicina generale. Sarà un corso d’informazione sulle più comuni patologie andrologiche preludio di un progetto di
prevenzione e di visite di
screening dedicate inizialmente a tutti i circa 400 ragazzi del settore giovanile della Società Sportiva.
La finalità è quella della sensibilizzazione alla prevenzione attraverso la rilevanza sociale di una squadra di calcio così seguita come la SS Lazio e dei suoi calciatori che saranno presenti con una delegazione all’evento, e sulla necessità di creare una cultura andrologica nell’uomo con una figura medica di riferimento
che si occupi della salute maschile in tutte le diverse fasi della vita.
Il termine “prevenzione” è generalmente utilizzato per definire qualsiasi atto finalizzato a ridurre la possibilità che un evento, generalmente indesiderato, si verifichi. In Andrologia dovrebbe iniziare durante la prima adolescenza, quando i ragazzi escono dalla fase di assistenza pediatrica. I maschi italiani non sanno bene chi sia l’andrologo e difficilmente si rivolgono a lui senza sapere che anche la sessualità maschile ha bisogno di prevenzione. In generale gli uomini di qualunque età affrontano con molta difficoltà le disfunzioni che riguardano l’apparato riproduttivo e genitale.
Con l’abolizione nel gennaio del 2005 della
visita di leva obbligatoria, che in passato costituiva l’unica forma di
screening andrologico su larga scala, è venuta a mancare l’unica attività preventiva di primo livello per i giovani adulti. A differenza delle donne, che si rivolgono al ginecologo già in età adolescenziale, molti uomini ignorano che il benessere fisico e sessuale richiede una giusta prevenzione e un rapporto di fiducia con il proprio specialista. Buona parte delle cause di
infertilità maschile sono innescate da problemi già presenti in adolescenza, basti pensare al
varicocele o ai
testicoli ritenuti, problemi che, se individuati in tempo, possono evitare l’infertilità. Le malattie sessualmente trasmissibili come il
Papilloma Virus che colpisce l’uomo e può essere trasmesso alla donna rappresentando la prima causa di tumore dell’utero. La fimosi del prepuzio ed il pene curvo congenito. La mancanza di conoscenza del proprio apparato genitale e la non cultura dell’autopalpazione delle gonadi nella prevenzione del tumore del testicolo che può colpire qualsiasi maschio nella fascia d’età tra i 15 ed i 40 anni. Esempio lampante quello di un ex giocatore brasiliano della SS Lazio colpito qualche mese fa proprio da un seminoma testicolare.
Al giorno d’oggi le coppie cominciano a costruire una famiglia ed a programmare una gravidanza sempre più tardivamente. Questa attesa unita alla mancata prevenzione rende difficile la ricerca di un figlio con il ricorso sempre più frequente a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) con una ripercussione economica e sociale di notevole entità in un paese come il nostro già afflitto da una drastica riduzione delle nascite.