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Ha preso per mano la Lazio nel momento difficile e ha lasciato il segno in tutte le partite. Autogol provocato a Cagliari, gol a Kiev e contro il Bologna per un Leiva sempre più leader.
Si è inserito subito nel mondo biancoceleste e già ad Auronzo rappresentava una guida per i compagni più giovani. Il curriculum parla per lui, ma se possibile, ha stupito la capacità di entrare a piedi pari in una realtà a lui ignota. E più si va avanti, più emerge la sua chioma bionda: non solo filtro e organizzazione della manovra, si è abituato anche ai blitz nell’area avversaria.
LUCAS C’È - Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei Leiva per presenze viaggia ritmi altissimi.
Ben 39 partite su 44, come Luis Alberto e dietro soltanto a Lulic con una presenza in più. Per minutaggio è terzo (3057), alle spalle di Parolo (3197) e de Vrij (3142). Delle 5 sfide saltate 3 sono europee e 2 in campionato: andata e ritorno con il Vitesse e Lazio-Zulte in campo continentale, la prima con la Spal per crampi e il Verona per squalifica in Serie A. Questi numeri autorizzano a pensare al record personale di presenze. Al Liverpool Leiva è arrivato al massimo a 50 partite stagionali, oggi ne ha già totalizzate 39 e ne mancano 9 in Italia e almeno 2 in Europa. Il traguardo è a portata di mano, Lucas non vuole farselo sfuggire.
COLONNA - Sta unendo i gol alle sue grandi qualità di equilibratore, che hanno tenuto in piedi la Lazio nel corso della stagione.
È il giocatore che ha recuperato più palloni (201), che ha effettuato più intercetti (55), che ha tentato più passaggi (1535). In campionato sono 80 i contrasti, meno solo degli 84 di Allan e degli 81 di Torreira. Il bello è che questi numeri sono in crescendo: più gioca, più rende. Una vera colonna, Lucas Leiva.
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