www.sslazio.itQuest’oggi Lucas Leiva ha risposto ad alcune domande poste dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Viale Venezia Giulia di via Torre Annunziata, Roma.“È brutto quando si viene fischiato dai propri tifosi, i sostenitori avversari invece è normale siano arrabbiati quando a fine gara si è riusciti a vincere sul loro campo.
Quando ero giovane mi piaceva molto Romario, ex attaccante della Nazionale brasiliana che ha vinto il Mondiale nel 1994. Crescendo, Ronaldo è stato un altro giocatore che mi piaceva molto. Ho giocato in tre squadre: in Brasile al Gremio, poi al Liverpool in Inghilterra dove c’erano tanti compagni di squadra stranieri, ed anche qui alla Lazio ci sono giocatori di diverse nazionalità.
È importante stare bene con tutti, capire le diverse culture: questo aiuta nella crescita della vita. C’è bisogno di un arbitro che diriga le partite e decida se un contatto è falloso o meno: entrambe le squadre vogliono vincere quindi serve qualcuno che prenda le decisioni sul terreno di gioco, anche se può sbagliare.
In Italia ed in Brasile l’ambiente è più caldo, passionale; in Inghilterra invece i tifosi hanno grande rispetto per i calciatori. In campo si deve essere leali, restare sempre tranquilli e concentrati”.
Successivamente, il centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.“In Italia ed in Brasile il calcio si vive tanto anche dopo le partite, per questo è bello venire in una scuola e trovare tanti studenti entusiasti: questo ti fa sentire importante! Tanti ragazzi hanno il sogno di fare i calciatori e vogliono imparare qualcosa in più per capire cosa fare per raggiungere i propri sogni: è stata una mattinata speciale.
Essere uniti è importante, siamo in un buon momento: l’ultimo risultato non è stato il migliore ma dobbiamo guardare avanti e pensare positivo perché abbiamo la qualità per raggiungere i nostri obiettivi”.
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