Autore Topic: A proposito di Liverpool  (Letto 1120 volte)

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Offline Karmilla

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A proposito di Liverpool
« : Domenica 15 Aprile 2018, 11:10:45 »
29 anni fa migliaia di tifosi dei Reds si recarono a Sheffield per assistere alla semifinale di FA Cup tra la loro squadra ed il Nottingham Forrest.

96 non tornarono.

Ci sarebbero molte cose da dire sulla strage di Hillsborough - sul comportamento della polizia, dei media, sull'impatto che ha avuto sul calcio britannico - ma oggi non ho voglia di farlo. Oggi mi limito a rileggere i nomi di quanti andarono a vedere una partita di pallone, e persero la vita per questo. Padri, figlie, figli, sorelle, fratelli, fidanzate, fidanzati. Intere famiglie distrutte.

Alcuni nomi li so a memoria.
Le sorelle Hicks, Victoria Jane e Sarah Louise, 15 e 19 anni: con i genitori erano abbonate al Liverpool, andavano a seguirlo anche in trasferta. La madre ed il padre erano in un altro settore dello stadio, quel 15 aprile. Videro la calca nella curva dove si trovavano le due figlie. Le persero entrambe, e si separarono qualche anno dopo, perché il dolore era troppo forte.

Oppure Adam Spearritt, 14 anni, morto tra le braccia del padre. Era nato il 13 giugno 1974. Oggi sarebbe un quarantenne, forse sposato, forse con figli. E invece è rimasto un eterno bambino, l'espressione anche più giovane dell'età che effettivamente aveva quando se ne è andato: la sua è la foto che sempre cattura per prima il mio sguardo, quando guardo il collage dei 96.

E poi Jon-Paul Gilhooley, la vittima più giovane: 10 anni. Molti anni dopo suo cugino Steven, che all'epoca della tragedia ne aveva 8, diventerà capitano del Liverpool.

***

Sebbene non abbia, non possa avere ricordi diretti di questa tragedia (sono nata qualche mese dopo), e sebbene non abbia alcun legame particolare con il Liverpool, Hillsborough in un certo senso mi è rimasta sotto la pelle. Non riesco a farmene una ragione, non riesco a non pensare a quelle tante persone la cui vita è stata distrutta in quello che doveva essere un giorno di festa, o al massimo di delusione sportiva. Da quando avevo 12 anni, ogni anno mi capita di leggere le storie, l'elenco delle vittime: e mentre io cresco, loro rimangono congelati nel tempo, fermi all'età che avevano in quegli anni 80 ormai agli sgoccioli. Non hanno mai visto l'Arsenal vincere quello scudetto, non hanno mai visto i servizi da piazza Tienanmen (le proteste iniziarono proprio il 15 aprile), non hanno mai visto il muro di Berlino cadere. Perché? Non c'è un perché. O almeno non c'è un perché che basti a rimettere le cose in prospettiva.

Resta il ricordo. Le fiammelle che brillano sullo stemma del Liverpool, aggiunte dopo la tragedia. I loro nomi, incisi sulla pietra ad Anfield. "When you walk through a storm, hold your head up high and don't be afraid of the dark". 29 anno dopo, they'll never walk alone.





Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Whistle

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Re:A proposito di Liverpool
« Risposta #1 : Domenica 15 Aprile 2018, 16:01:23 »
 :(