Autore Topic: Lazio, Luis Alberto e gli assist Champions: "Volevo andarmene, Inzaghi mi ha fermato"  (Letto 459 volte)

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I passaggi dello spagnolo che hanno portato al gol sono complessivamente 18, compreso quello per Milinkovic nella vittoria col Torino. In Europa solo Kevin de Bruyne del City ha fatto meglio
ROMA - Ora più che mai, con un Immobile che rischia di aver concluso anzitempo la sua stagione (gli esami tra martedì e mercoledì) per l'infortunio rimediato contro il Torino, la Lazio deve affidarsi ai suoi gioielli: Milinkovic, Felipe Anderson, Luis Alberto. Loro tre, in costante concorrenza tra loro per occupare due posti nell'undici titolare di Simone Inzaghi, adesso potrebbero trovare più spazio e spingere l'allenatore a puntare contemporaneamente sulla loro qualità per sopperire alla possibile assenza del capocannoniere della stagione, l'uomo da 41 gol in 46 partite. Luis Alberto, in particolare, ne ha raccolto l'eredità dagli undici metri già contro il Torino, fallendo il penalty sul risultato di 0-0, ma servendo successivamente alla perfezione Milinkovic per l'incornata che ha deciso la partita. 



 

LUIS ALBERTO, SECONDO ASSIST-MAN D'EUROPA - Adesso sono 13 gli assist in Serie A per lo spagnolo, 18 contando anche i 5 d'Europa League, che lo rendono il secondo miglior "suggeritore" d'Europa, dietro solamente Kevin de Bruyne del Manchester City. Numeri che confermano l'esplosione di Luis Alberto in questa stagione, dove è diventato uno degli uomini più importanti della Lazio di Inzaghi: "Sono consapevole - spiega al programma 'Onda Fútbol' su radio Onda Cero - di aver fatto un bel salto di qualità, anche se chi mi conosce da anni sa che potevo giocare a questo livello. Ci sono riuscito anche grazie all'aiuto di un professionista e il traguardo che mi ero prefissato a inizio anno, la doppia doppia di gol e assist, l'ho raggiunto già con 7 partite di anticipo. Ma l'aiuto dei compagni è stato fondamentale: si parla tanto di Milinkovic e di Immobile, ma non bisogna dimenticare Lucas Leiva. Per me è il miglior giocatore della stagione in Serie A".



 

"IN ESTATE VOLEVO ANDARMENE, INZAGHI MI HA FERMATO" - Anche lui però non scherza ed è pure grazie alla sua qualità se la Lazio si ritrova a giocarsi un posto in Champions League: "Quest'anno ho avuto la fortuna di giocare molto e le cose stanno andando anche meglio di come mi sarei immaginato. Stiamo competendo a livello molto alto e la stagione sta andando bene. L'eliminazione dall'Europa League è stata un peccato, dovevamo arrivare almeno fino alla semifinale, ma in campionato il nostro obiettivo è la qualificazione in Champions e dipenderà soltanto da noi. Dall'inizio della stagione sapevamo di avere una rosa competitiva per arrivare in zona Champions: abbiamo giocatori molto forti. Poi quando manca qualcuno, chi gioca al suo posto fa bene uguale o addirittura meglio: questa è la nostra forza". E pensare che in estate è stato a un passo dall'andarsene via: "Il primo giorno di ritiro parlai con Simone Inzaghi e gli dissi che volevo andare via perché l'anno prima avevo giocato poco, ma lui mi rispose che aveva fiducia in me. Abbiamo discusso e alla fine decisi di fidarmi. Da quel momento lui ha mantenuto la parola fin dalla prima partita. Posso dire che alla fine entrambi siamo rimasti soddisfatti". 



 

"ALLA LAZIO STO BENE, L'IDEA È QUELLA DI RESTARE" - Tutto questo però potrebbe non bastare per farlo andare ai Mondiali con la Spagna: "Sarà difficile, ho la concorrenza di tanti altri grandi giocatori, ma essendo già stato convocato una volta dal c.t. Lopetegui penso di avere qualche possibilità. Tutti hanno visto la stagione che ho fatto, poi sicuramente il ct prenderà la decisione più giusta. Siamo in tanti bravi, ma io ho provato a giocarmi le mie carte. In ogni caso l'importante è che alla fine la Spagna vinca il Mondiale. Giocare in Italia è penalizzante per la Nazionale? Può essere, è normale che risaltino di più i giocatori che giocano in Spagna o in Premier League, ma se mi hanno convocato vuol dire che hanno visto anche tante partite di Serie A". Un campionato dove si trova bene e dove probabilmente resterà, visto che il presidente Lotito non ha la minima intenzione di cederlo: "Tutti sanno che negoziare con lui è un po' difficile, è un presidente con molto carisma, lotta fino alla fine per il bene del club. Ha il merito di essere riuscito a far uscire la Lazio da una situazione complicata. Per me è importante che la mia famiglia stia bene e qui a Roma ci troviamo molto bene. Se non succedono cose al momento imprevedibili, la nostra idea è di rimanere qua almeno un altro anno. Adesso arriviamo all'estate e poi se ne parlerà, ma deciderà il club cosa sarà meglio per tutti".

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