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Ricorre oggi il 18° anniversario dello Scudetto conquistato il 14 maggio 2000.Due punti di ritardo dalla Juventus, da recuperare nei 90 minuti che mancano al triplice fischio del campionato. La Lazio gioca in casa contro la Reggina, i bianconeri di Ancelotti, invece, sono attesi dalla trasferta di Perugia.
Inzaghi e Veron, entrambi dagli undici metri, regalano ai biancocelesti il doppio vantaggio all’intervallo; al Curi, invece, il risultato è inchiodato sullo 0-0. Durante il break tra primo e secondo tempo, un nubifragio si abbatte sul capoluogo umbro ed il gioco viene interrotto. Per la contemporaneità, all’Olimpico si dovrebbe attendere la ripresa di Perugia-Juventus, ma dopo una breve attesa, l'arbitro Borriello fischia il via ai secondi 45 minuti di Lazio-Reggina e Simeone cala il definitivo tris.
La squadra di Eriksson è virtualmente in vetta al campionato, ex equo con la Juventus a quota 72 punti. La gara tra i Grifoni e la Vecchia Signora riprende con ritardo rispetto alla partita dell’Olimpico, dove, intanto, il direttore di gara dà il segnale di chiusura.
Inizia così il terzo tempo di una giornata tanto lunga quanto indimenticabile, con i tifosi della Prima Squadra della Capitale che invadono il rettangolo verde dell’impianto, mentre i calciatori tornano negli spogliatoi nella speranza di ricevere notizie confortanti.
L’Olimpico esplode al gol di Calori: Perugia in vantaggio, Juventus che torna a quota 71 punti, ma c’è ancora da giocare. L’attesa continua estenuante, ancor più nervosa, fino alle 18:04 quando Collina, arbitro della gara tra biancorossi e bianconeri, dichiara chiuso il confronto: secondo boato nello stadio romano, entusiasmo alle stelle, irrefrenabile. Che la festa abbia inizio!
La Lazio è Campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia, 26 anni dopo il primo storico Tricolore conquistato dalla Banda Maestrelli.
