Autore Topic: Poli: “Il gol contro il Campobasso suscita sempre una grande emozione, che rimarrà sempre”  (Letto 409 volte)

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Nel giorno del 31° anniversario del gol messo a segno contro il Campobasso, l’ex attaccante biancoceleste Fabio Poli, uno degli eroi del -9, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.

“Ancora oggi i tifosi rimangono sbalorditi quando rivivono le emozioni di quella partita al San Paolo. Dopo così tanto tempo, la gente ancora mi fa sentire importante: quello fu un gol arrivato dopo una stagione, tanti mesi e numerose settimane davvero trepidanti. È sempre una grande emozione, che rimarrà sempre.

Il tifoso della Lazio è speciale, quello che prova nei confronti dei propri giocatori è ammirevole; in altri club nei quali ho militato non è lo stesso. Poche squadre possono vantare sostenitori così.

Terraneo era una persona perfetta, veniva ad allenarsi in giacca e cravatta! Noi una volta, per scherzo, gli tagliammo un vestito. Acerbis all’esterno era molto schivo ma, nello spogliatoio, era davvero straordinario. Magnocavallo era un po’ una testa matta, correva sulla fascia, attaccava molto bene. Il nostro era un gruppo di amici straordinari. Piscedda e Fiorini erano i due compagni di squadra che frequentavo di più, siamo ancora in contatto: è un amico speciale per me.

Quel cross non era stato provato, per fortuna io ero nel cuore dell’era e di testa ho realizzato quello storico gol. Ero al posto giusto al momento giusto: avevo un’ottima elevazione ma il fisico a volte non mi consentiva di mettere in mostra tutte le mie qualità. Gregucci ha avuto una carriera straordinaria, era un ottimo difensore centrale: aveva tutte le qualità ed il curriculum lo dimostra. Inoltre, Angelo è una grande persona. Caso era un punto di riferimento per tutti noi, ci ha insegnato tanto: è un uomo straordinario. Fiorini, per caratteristiche, ricordava molto Chinaglia ed era dotato di qualità tecniche importanti, come mostrato, ad esempio, in occasione dello storico gol contro il Vicenza. Lo ricorderò sempre, ho giocato con lui anche a Bologna, non potrò mai dimenticarlo. Mandelli era un giocatore vivace, dotato di ottime qualità ed oggi è diventato un ottimo allenatore.

Eravamo un gruppo speciale, tutti noi eravamo molto bravi perché altrimenti non avremmo conseguito un risultato così storico, abbiamo fatto qualcosa di speciale.

Ripongo una grande fiducia in Simone Inzaghi, che ha dimostrato di essere una grande tecnico ed una persona straordinaria. Dispiace ancora per il mancato accesso in Champions”. 

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