www.corrieredellosport.itIl presidente madridista Perez gioca al ribasso e sui tempi. Non supera i cento milioni: ha tempo fino al 31 agostoMARENFIELD - Un’ora e mezzo di colloquio, seduti a un tavolino sulla terrazza dell’hotel Klosterpforte, quando il buio aveva già circondato il quartier generale della Lazio a Marienfeld. Mercoledì sera il ds Tare e Sergej Milinkovic si sono confrontati a lungo nel ritiro tedesco, dove si sta giocando la partita più dura dell’estate laziale. Portarlo subito al rinnovo per evitare la cessione, ecco la mossa. L’ombra del Real Madrid si è allungata pesantemente sul gioiello serbo, anche se Florentino Perez ha bloccato Modric e non sarebbe intenzionato (facevano sapere ieri fonti interne alla Casa Blanca) ad alzare la posta nella misura in cui si aspetta Lotito. L’agente Mateja Kezman sta agendo da intermediario e tiene i contatti tra le due società, non ancora sfociati in un’offerta ufficiale. È vero, però, che nello scorso week-end l’ex attaccante aveva avvertito la Lazio di una potenziale proposta da 100 milioni in arrivo. Il Real Madrid, giova ricordarlo a testimonianza di quale sia la considerazione nei confronti del centrocampista serbo, segue Milinkovic da due anni e nell’inverno 2017, quando la società biancoceleste era riuscita a strappare il rinnovo e portare la scadenza al 2022, si era avvicinato mettendo sul tavolo 70 milioni.
DUE PIANI - La posizione di Lotito si conosce, è più morbida rispetto all’inizio dell’estate. A 100 milioni dice no, minimo 120 (garantiti e senza commissioni) per pensarci e cominciare a trattare. Il
Real Madrid, ceduto in prestito
Kovacic, ora sta giocando al ribasso. Aspetta per il rilancio. Le inglesi sono sparite. La
Juve a certe cifre non arriva e trattare con Lotito significherebbe mettersi alla pari: non è un gioco a cui la
Signora è abituata. Così la
Lazio sta provando ad aprire due tavoli. Uno dedicato all’ascolto, perché certi soldi non si rifiutano, l’altro al possibile rinnovo per
Milinkovic. (...)
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