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Lazio, Inzaghi ha il suo CR7
« : Venerdì 24 Agosto 2018, 17:01:05 »
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                    E pensare che la maglia della Juventus l'avrebbe potuta vestire come Cristiano Ronaldo. Invece la Lazio si gode il suo CR7, quello che Inzaghi chiama per nome. Ciro è sempre Immobile, perché non si è mosso di un millimetro rispetto lo scorso anno, anzi ha inaugurato la terza stagione in biancoceleste come al solito con il gol. La rete con il Napoli all'esordio, seppur vana ai fini del risultato, consegna due certezze: l'attaccante non ha perso il vizio e intende confermare il titolo di capocannoniere della Serie A ma soprattutto si è dimostrato uno dei migliori in rosa per condizione fisica. Le altre stelle, Luis Alberto e Milinkovic-Savic, hanno faticato nel confronto con i partenopei, mentre la punta ha fatto vedere il buongiorno dal mattino continuando a scalare la classifica dei marcatori all time nella storia biancoceleste in Serie A: con i 53 centri siglati finora, Immobile si piazza all'ottavo posto a due sole lunghe da Miro Klose ora nel mirino.
 

 Domani contro la Juventus, Inzaghi affida le chiavi della Lazio a Ciro e sa di poter stare tranquillo. Anche se di fronte ci sarà l'infinite volte Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo, rimasto a secco alla prima italiana contro il Chievo e voglioso di sbloccarsi all'esordio davanti al pubblico di Torino. Eppure i numeri dei due attaccanti nell'ultima stagione non sono così distanti, entrambi sono stati tra i migliori giocatori d'Europa e in lotta per la Scarpa d'Oro come i più prolifici calciatori del continente. Il portoghese con il Real Madrid ha segnato 44 reti e confezionato 8 assist mentre il napoletano si è fermato a 41 gol e ben 11 assist prima dell'infortunio che ne ha condizionato la parte finale di campionato, chiudendo comunque la speciale classifica alle spalle dei top player Messi, Salah e appunto CR7.

Ripetersi sarà arduo, come d'altra parte replicare le due istantanee allo Stadium di un anno fa. La rovesciata di Ronaldo con doppietta rifilata al suo futuro bianconero, un po' come quella di Immobile che lo scorso ottobre ha regalato un successo a Torino che alla Lazio mancava da quindici anni. Due gol a inizio ripresa, uno su assist di Luis Alberto e l'altro freddo dal dischetto. Un vizio quando si tratta di affrontare la Juventus, Ciro è riuscito a fare il bis di reti anche nell'altra vittoria biancoceleste in Supercoppa italiana. Le uniche due in carriera contro i bianconeri nei tredici incroci (un pareggio e dieci sconfitte) in tutte le salse: in Champions con le maglie di Borussia Dortmund e Siviglia, in Serie A con Genoa e Torino. E proprio quella squadra, nella quale il tecnico Ferrara lo ha fatto esordire nel 2009, è diventata uno dei suoi bersagli preferiti con cinque gol e due assist.

Insomma, la sfida tra Ciro e Cristiano abbia pure inizio, Immobile è più carico che mai. Lo ha dimostrato contro il Napoli, con personalità e leadership oltre l'illusorio vantaggio. Si è infuriato per il black out che ha condannato i suoi alla sconfitta, ha guidato i compagni in campo e tenuto in piedi la squadra. Inzaghi se l'è tenuto stretto durante l'estate, l'attaccante ha confermato di meritare il rinnovo di contratto che la società è pronta a offrirgli. C'è già l'accordo, si tratta di una formalità, il napoletano firmerà il prolungamento per un ulteriore anno con un importante ritocco dell'ingaggio a tre milioni più bonus a stagione. Il giusto premio per Ciro dai gol d'oro.

                 

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