Autore Topic: SEBASTIANO FANTE ITALIANO  (Letto 52472 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online Arch

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2619
  • Karma: +162/-6
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #280 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 16:48:09 »
Cari Paolo, Leo, Stefano (in ordine casuale), siete magnifici e mi confortate. Il sottotitolo mi piace molto, ma purtroppo, e questo non potevate saperlo e me ne scuso, sti cazzo di atleti laziali sono morti pure nel 1936 in Africa e addirittura negli anni '90 per mano di mafia. Io, per concludere la saga, ce li ho messi tutti. Quindi non è soltanto in relazione ai fatti del 1943-1945 la trama del libro e quindi sarebbe riduttivo considerare il derby RSI-Resistenza.
Lo so, mi contraddico e disoriento, ma sono perplesso. Comunque a me Casacche divise piace.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #281 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 17:51:16 »
va bene Casacche divise. Dice moltissimo. ;)

Offline Frusta

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9913
  • Karma: +285/-20
  • Laziale credente e praticante.
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #282 : Domenica 14 Ottobre 2018, 23:34:50 »
Vabbè, la nazionale ha vinto, Ciro si è riposato, Mancini continua a starmi sul cazzo e tra un po' me vado a dormì :D

Quindi non trovo niente di meglio da fare, dato che SFI langue da qualche giorno, che lasciare qui un giochino di esattamente 833 anni fa.


TITOLO
Le pene del purgatorio e la lussuria (altrui)

OVVERO
Arnaut Daniel e la consolazione del provvisorio

ANZI
Leonardo Fibonacci, le Questioni Erranti e la sensualità della sestina lirica

IN PRATICA
Dante, la chiusura del  del canto XXVI del Purgatorio e la contingenza legata all’ occitano

Arnaut Daniel la mattina del 6 novembre del 1185 si svegliò nel letto comune di una miserabile locanda aquitana appiccicata alle mura del castello di Milandes e constatò quasi compiaciuto che poteva considerarsi un perfetto trovatore, dal momento che almeno tre motivi contribuivano a renderlo un perfetto disgraziato.

-Il primo (il più doloroso) era rappresentato da Madame de Boville, che, malgrado si vantasse di discendere da Jaufré Rudel, si era rivelata insensibile alla poesia e lo aveva fatto sbattere fuori dal castello a pedate dopo aver ascoltato la sua dichiarazione d’ amore in versi, musica e sospiri.

-Il secondo (il più tormentoso) dal baro da strapazzo che gli aveva vinto ai dadi nell’ordine: un liuto di Marsenne quasi nuovo, un mantello di lampasso lucchese, il manoscritto con tutti i suoi versi ed una borsa con cinque grossi da quattro denari l’ uno, praticamente tutto quello che aveva.

-Ed il terzo (il più minaccioso) dal ramo di quercia pieno di nodi con cui il giorno prima aveva visto l’ oste ripagarsi di due avventori insolventi.

Decise che se avesse fatto colazione al massimo avrebbe dovuto subire qualche bastonata in più e si mise seduto di fronte ad un tizio che, con un pezzo di vetro, stava tracciando sul tavolo dei simboli incomprensibili.
Era un pisano che parlava un provenzale accettabile e che trovò così interessante la litania delle disgrazie che rendevano il suo interlocutore un vero poeta che gli offrì la possibilità di rifarsi della perdita ai dadi e di evitare il randello dell’oste (su un ripensamento amoroso di madame de Boville non offriva garanzie) ed in cambio gli chiedeva il metodo per comporre la poesia perfetta che solo un perfetto poeta disgraziato come lui in quel momento sarebbe stato in grado di approntare.
Il pisano si chiamava Leonardo Fibonacci, e gli appunti con cui stava grattando il tavolo con un pezzo di vetro erano l’abbozzo di una di quelle Questioni Erranti con cui si sarebbero deliziate intere generazioni dei matematici.

Siccome so che i cinque quinti dei miei lettori al momento risultano leggermente addormentati e quindi poco disposti a sentir parlare di numeri, non scrivo qui la formula* con cui Fibonacci permise ad Arnaut Daniel di rifarsi ai dadi col baro, ma la riporto in calce al post, in modo che domattina, da svegli, possano leggerla con calma e magari usarla per furtivi arrotondamenti a danno di (incauti) amici e conoscenti.

Arnaut era un ebreo provenzale, e l’unico simbolo geometrico che aveva avuto in eredità dai suoi antenati catalani erano i due triangoli sovrapposti in croce della stella davidica; prese il pezzo di vetro dalle mani di Fibonacci e li tracciò sul tavolo, poi scrisse una lettera accanto ad ogni punta della stella: ABCDEF, poi, vicino ad ogni lettera una parola-rima da porre ad ogni verso della prima stanza, per poi trovare corrispondenza nelle stanze successive col seguente schema metrico: ABCDEF FAEBDC CFDABE ECBFAD DEACFB BDFECA.

Non so se sono riuscito a far capire lo schema della sestina lirica a chi, come me in questo momento, comincia a sbadigliare dal sonno, ma quel che è certo è che Arnaut ci riuscì benissimo con Fibonacci, che non si fece mai scrupolo di usarlo.

Insomma sembra che in virtù di questa sua acquisita abilità, da grigio matematico che era, si trasformò in un tombeur de femmes, e visse nel modo più invidiabile la sua peraltro lunghissima esistenza.

Dante aveva poco da spartire con Fibonacci, anzi, aveva pochissimo da spartire con il concetto stesso di matematica. Infatti, anche quando cita il teorema di Talete (non si est dare primum motum esse/se del mezzo cerchio far si puote/triangol sì ch’un retto non avesse) o quello di Euclide (O cara piota mia, che sì t'insusi,/che come veggion le terreni menti/ non capere in triangol due ottusi), lo fa quasi dicendo al lettore: ”Guarda che sta roba l’ho appena adocchiata negli Analitici Secondi e nella Metafisica di Aristotele, mica è roba mia.” 

Aveva molto da spartire con Arnaut, invece, e moltissimo col fatto che lo considerasse il «miglior fabbro del parlar materno» a cui tanto sapeva di dovere.

Quindi, dal momento che i debiti si pagano, pensò di destinarlo alla felicità eterna.
Non subito, però,  prima gli fa fare un po’ di purgatorio. E, dovendolo mettere da qualche parte e dovendogli far scontare un peccato veniale, gliene fa scontare uno altrui: la lussuria che non aveva commesso direttamente ma di cui si era in qualche modo macchiato procurandola indirettamente a Fibonacci.
Ed infatti ce lo fa incontrare lì, fra i lussuriosi del Purgatorio, e lo fa parlare pure in occitano, tanto per sottolineare la provvisorietà della situazione:
 
(El cominciò liberamente a dire:
“Tan m'abellis vostre cortes deman,
qu’ieu no me puesc ni voill a vos cobrire.
Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan;
consiros vei la passada folor,
e vei jausen lo joi qu'esper, denan.
Ara vos prec, per aquella valor
que vos guida al som de l'escalina,
sovenha vos a temps de ma dolor!”.
Poi s'ascose nel foco che li affina)


In Paradiso avrebbe parlato una lingua ben più definitiva.

----------------------------------------
*
1. Porgete tre comuni dadi da gioco al pollo e fatevi bendare.
2. Chiedetegli di lanciare i tre dadi e fornitegli le seguenti istruzioni:
    a) scrivi su un foglio un numero di tre cifre, disponendo a tuo piacere i valori da te
ottenuti (per esempio, se sono usciti: 3, 5 e 1, può scrivere il numero: 513);
    b) di seguito a questi, scrivi i tre valori che si trovano nelle facce opposte dei tre dadi, seguendo lo stesso ordine stabilito prima (nel nostro esempio, quindi, deve scrivere: 513264);
    c) dividi per 111 il numero così composto, eventualmente utilizzando una calcolatrice (nel nostro caso, deve calcolare:  513264/111 = 4624).
3. Fatevi comunicare il risultato ottenuto e, nel giro di pochi secondi, riuscite a individuare quali valori erano stati ottenuti all’inizio, lanciando i dadi.
Attenziùn:
Per risalire velocemente al numero di tre cifre composto all’inizio dallo spettatore, dovete sottrarre 7 dal valore che vi ha comunicato e dividere per 9 il risultato ottenuto (nel nostro caso, dovete calcolare: 4624–7 = 4617; 4617/9 = 513).
Spiegaziùn
Se chiamiamo A, B e C i tre valori ottenuti con il lancio dei dadi, nell’ordine scelto dallo spettatore, e X il numero da lui composto con questi, possiamo scrivere:
X = 100A+10B+C
Inoltre, se chiamiamo Y il numero di sei cifre composto successivamente dallo spettatore, possiamo porre (considerando che, per tradizione, la somma delle due facce opposte di un dado è sempre uguale a 7):
Y = 1000X +100(7–A)+10(7–B)+7–C
Svolgendo i calcoli, otteniamo:
Y = 1000+700–100A+70–10B+7–C =
= 1000X–(100A+10B+C)+777 =
= 1000X–X+777 = (1000–1)X+777 =
= 999X+777 = 111(9X+7).
Quindi, il numero R, comunicato alla fine dallo spettatore, ottenuto dividendo Y per 111, sarà uguale a: R = Y/111 = 9X+7
Di conseguenza, avremo: X = (R–7)/9

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline leomeddix

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1057
  • Karma: +173/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #283 : Lunedì 15 Ottobre 2018, 00:44:01 »
Chettepossino, Frusta, mò me tocca passà la notte a capire i numeri di Fibonacci  :risa:

Comunque pure Dante Alighieri era un bel tipetto. Spedire in Purgatorio un suo collega per una colpa commessa da altri, fa molto 'americano', tipo i film ambientati nella giungla di Wall Street.

VOTO a Arnaut Daniel: 7. Per la sua arte e per il suo crudele destino.
VOTO a Dante Alighieri: 5. Carogna.
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Online Arch

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2619
  • Karma: +162/-6
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #284 : Lunedì 15 Ottobre 2018, 09:08:31 »
Fibonacci è stato un genio, Rudel uno dei massimi poeti della storia, Frusta gli sta vicino!!

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #285 : Martedì 16 Ottobre 2018, 12:07:27 »
L'ora d'aria.
Un giorno come tanti, qualche anno fa, in attesa del mio turno in sostituzione, annoiato osservo i caratteri di un'aula di tribunale. Il teste è visibilmente teso, le sue parole condanneranno il balordo per l'occasione presente al banco. Un ragazzone biondo, tatuato, dé quelli maledetti che le mantellate piagneno. Il reato è brutto, il testimone deve dire solo quello che ha visto per poi lasciar fare al giudice. "Dunque mi dica, quel giorno cosa vide?" fa il Pm con discutibile domanda aperta. Segue tra le altre quella del riconoscimento: "...è la persona che vede seduta qui davanti?" Apparentemente imperturbabile, il teste indica col dito l’imputato e a fari spenti dice "...si".
"Ma me sa che te stai a sbajá, ricordate che fori le guardie ariveno sempre dopo...". Gelo! La frase non gridata dell'imputato riempie ogni esitazione. Voce cavernosa, voce profonda, voce con le quinte, tradisce vizi e rimbomba sinistra sulle indifese toghe di fine sartoria. Tutti sorpresi e silenti, un miserabile vuoto rotto solo dalla voce esitante di un giudice pulito il quale, taciuto ogni pudore, tuttavia solo al secondo tentativo ammonisce come può l'imputato. Poi, rivolgendosi al teste: "conferma trattarsi del sig.  ...  odierno imputato?"
Il teste o quel che ne rimane: "nnnn…No.... No... mmm… non sono sicuro...è passato del tempo" ... seguono ulteriori e tremuli "non so". Sguardi cupi e sfiduciati si rincorrono ma, poi la porta s'apre. "Il teste può andare" ... sparire tra i corridoi di questo freddo posto e anonimo cercar l'uscita.

Online Arch

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2619
  • Karma: +162/-6
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #286 : Martedì 16 Ottobre 2018, 12:48:41 »
Tragicamente triste. Bravo Panza.

Offline Frusta

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9913
  • Karma: +285/-20
  • Laziale credente e praticante.
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #287 : Martedì 16 Ottobre 2018, 14:56:47 »
Poi se dice perché l' omertà. Ecco perché.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Frusta

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9913
  • Karma: +285/-20
  • Laziale credente e praticante.
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #288 : Martedì 16 Ottobre 2018, 14:58:10 »
C'è stato di peggio. Un mafioso al giudice: vedo che ha la fede al dito, complimenti.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #289 : Martedì 16 Ottobre 2018, 15:33:57 »
storia vera. Ho assistito personalmente. Quella giornata si concluse poi quasi con umorismo... Io ero andato per prendere il rinvio di un'udienza. L'imputata era una nomade irreperibile e pensavamo ci fosse un difetto di notifica (quindi da rinnovare) e invece il Giudice mi invitò a concludere. Pensai: "ecco, mo che cazzo faccio? Che jé dico". Mi guardai intorno per valutare anche sommariamente l'eco della eventuale figura demmè, usai qualche espressione che manco De Sica in Un giorno in pretura e, quindi, raffazzonai alla meglio una giaculatoria finale degna di un azzeccagarbugli d'accatto (ero solo un praticante ma il mio praticantato assomigliava ad una cosa a metà tra un treno in corsa e una trincea). Dissi quel che dovevo dire, se non sbaglio ai sensi del 530 cpp o simile, ma fu già tanto che non balbettai. A pensarci, visto che il Giudice mi stette a sentire senza interrogarmi o, peggio, rimproverarmi (coi praticanti lo facevano e credo che lo facciano ancora), tutto sommato fui molto oltre il dignitoso. Però  povera zingarella.

Offline leomeddix

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1057
  • Karma: +173/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #290 : Martedì 16 Ottobre 2018, 18:48:34 »
I racconti 'minimi' di Stefano sono bellissimi, sembra di essere presenti mentre accadono.
A ben vedere, sono racconti che da un microcosmo (l'autobus o l'aula di un tribunale) ci fanno conoscere le tare storiche, i vizi, le piccole mostruosità di questo Paese malato.
Bravo, Stè. Ti leggo sempre con piacere.


P.s.
Mancherò per due settimane, e non potrò usare il computer. Fate tutti i bravi, mandate nuovi racconti e tenete sempre alto il nome della Lazio  :hello:
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Online Arch

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2619
  • Karma: +162/-6
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #291 : Martedì 16 Ottobre 2018, 22:13:52 »
Oddio, Leo, t'hanno beccato e vai due settimane ar gabbio? ;)

Offline leomeddix

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1057
  • Karma: +173/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #292 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 08:31:54 »
No Fabio, niente gabbio, sono finiti i tempi eroici  :risa:
Vado a trovare i miei vecchi, e ne approfitto pure per disintossicarmi dalle tossine della tecnologia internettica.
Ma un giorno tornerò nei gironi infernali della Civiltà Moderna ^-^
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #293 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 09:04:15 »
No Fabio, niente gabbio, sono finiti i tempi eroici  :risa:
Vado a trovare i miei vecchi, e ne approfitto pure per disintossicarmi dalle tossine della tecnologia internettica.
Ma un giorno tornerò nei gironi infernali della Civiltà Moderna ^-^

Leo, vorrei che portassi dai tuoi anche una parte di noi. Hai ragione, il cell, internet, le cazzate internnetiche, quelle sulla Lazio... Occorre congruo periodo di disintossicazione.
P.s. fatto salvo naturalmente questo angolo di pax et bonum.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #294 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 09:26:32 »
Requiem per un roditore

Sabato scorso la notizia mi cade addosso come una secchiata d’acqua gelida: “Papo, è morto Kirsy”. Era un tiepido Natale quello del 2008 in cui con un’idea delle mie decidevo di acquistare un coniglio. Ed allora risoluto mi recai nel negozio di animali posto tra via Nizza e Viale Regina Elena ed acquistai lui, un coniglio Testa di Leone - il solito ossimoro offerto dalla vita di tutti i giorni - scegliendolo a caso tra altri 8 “ammacchiati” familiari. Devo dire, quando l’inserviente lo estrasse dalla gabbia materna, mi dispiacque e non poco ma, ricordo inoltre, il dispiacere toccò livelli di angoscia quando tra gabbia e quadrupede dovetti pagare € 100,00 tondi tondi ma, era un regalo ed io sotto Natale sono capace di tutto. Kirsipuù, lo chiamerò così -pensai subito - come un ciclista estone anni 90, Jaan Kirsipuù, buon velocista noto ai meno per non finire mai una grande corsa a tappe. Il nome mi piaceva e, guardando il coniglio, me ne convincevo sempre di più. Quindi, con voce stentorea gli imposi questo nome toccandogli la testa. Lui mi guardò come si guardano gli sciocchi ma avrei detestato che fosse caduto vittima come di quelle suocere che non si ricordano mai il tuo nome (:”Franco… Coso? Scusa Ste, è che non me ricordo mai come te chiami”). E il più era fatto. Lei, la destinataria sarebbe stata contenta. Certo, fino a quel momento, fatta eccezione per i canarini accuditi da mio padre, una tartaruga suicida e qualche compagnuccio di scuola ancora poco avvezzo alle regole, non mi ero mai testato a vivere con un animale. A me dava perplessità soprattutto il fatto che per amore fossi arrivato a fare qualcosa di nettamente stridente, in questo caso, col mio modo di intendere l’animale c.d. domestico: una modalità la mia strettamente utilitaristica e contadina e della quale ero e sono talebanicamente convinto. A corollario, una netta divisione degli spazi vitali. Date queste premesse, i miei rapporti con l’animale si svilupparono nella più totale ma cordiale indifferenza, salvo talvolta improvvisarmi datore terzo di vellutato mangime nei casi di estrema necessità e di altrui dimenticanza. L’animale sembrava percepire la mia indifferenza, credo provasse pure soggezione. Spesso lo immaginavo con le patate e sembravo più dispiacermi per l’impossibilità che in quella casa passasse anche fortuitamente l'idea di un coniglio alla cacciatora. E’ chiaro, c’era Kirsy (manco erano passati due min. dalla consegna del cadeau che il nome gli era stato stravolto in questo amorevole vezzeggiativo) e per il quieto vivere non mi permettevo. A volte tentavo delle insurrezioni culinarie nel reparto carni bianche nascondendo nel carrello qualche suo simile già dissezionato ma, poi rinsavivo e le placavo telefonando a mia madre per sentire la ricetta del suo memorabile coniglio al vino bianco. Mi sono sempre chiesto quale fosse l’utilità dell’animale, c’erano avventori che durante la visita lo prendevano in braccio, anche durante il pranzo e la cena, accarezzandolo continuamente come un antistress. Altri pure. Altri ancora arrivavano alle effusioni. Bah. Io ricordo i cavetti dei tre carica-batterie tranciati con suoi dentini. In mia assenza si usava farlo scorrazzare libero per casa con facoltà di cacata libera. Al terzo caricabatterie, alteratissimo presi l’animale e lo gettai sul divano dai cuscini inghiottitutto accompagnando con improperi di vilipendo all’intera razza. Da allora, al mio arrivo, pur in libera uscita, questo saggio coniglietto si precipitava nella gabbia, tuttavia, liberandosi nel percorso. Sono passati 9 anni, tutto sommato hai vissuto a lungo. Un saluto Jaan. La tua corsa a tappe è finita. 

Offline leomeddix

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1057
  • Karma: +173/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #295 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 09:43:03 »
Leo, vorrei che portassi dai tuoi anche una parte di noi.

Sicuramente, Stefano. La sera, davanti al focolare, racconterò ai miei nipoti le vostre bellissime "storie dal sottosuolo" :). Un tempo i nostri nonni ci raccontavano le storie di streghe e pandàfiche, ora mi tocca narrare dei nuovi mostri della Civiltà moderna  :risa:.

P.s.
Un piccolo aneddoto: nessuno (ma proprio nessuno) dei tanti emigranti scorciosani a Roma è diventato romanista. La grande maggioranza tifa per i colori biancocelesti, e poi c'è qualche milanista. Insomma, è un ambiente ancora sano  :icon_biggrin:
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #296 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 10:09:29 »
Sicuramente, Stefano. La sera, davanti al focolare, racconterò ai miei nipoti le vostre bellissime "storie dal sottosuolo" :). Un tempo i nostri nonni ci raccontavano le storie di streghe e pandàfiche, ora mi tocca narrare dei nuovi mostri della Civiltà moderna  :risa:.

P.s.
Un piccolo aneddoto: nessuno (ma proprio nessuno) dei tanti emigranti scorciosani a Roma è diventato romanista. La grande maggioranza tifa per i colori biancocelesti, e poi c'è qualche milanista. Insomma, è un ambiente ancora sano  :icon_biggrin:


un vivaio di valori

Online Arch

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2619
  • Karma: +162/-6
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #297 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 10:14:33 »
Leo, non c'erano dubbi sul tifo degli scorciosani romani. Conoscendoti...
Panzablanche, tocchi un tasto per me delicato. Amo tantissimo gli animali e la storia del coniglio-ciclista Kirsy mi ha commosso (è pure la vecchiaia che stimola le lacrime :)). Lezioni di vita le tue, il microcosmo di noi mortale che diviene macrocosmo direzionato verso l'Assoluto. Una sensibilità fuori dal comune. Grazie.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #298 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 10:22:44 »
Arch, mi rincuori. Credevo che dallo scritto uscisse un po' del mio cinismo. Era uno splendido coniglietto regalato per amore.
Un abbraccio al Mitico Arch.

Offline Frusta

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9913
  • Karma: +285/-20
  • Laziale credente e praticante.
    • Mostra profilo
Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #299 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 18:21:45 »
Chi è amico degli animali è amico mio, Panza.
E quel “Papo, è morto Kirsy” somiglia tanto al "papà che fine avrà fatto Palmira?"
Solo che a me la secchiata d' acqua gelida m' è arrivata addosso una trentina d' anni fa mentre ritiravo su il piccone dopo averlo piantato esattamente là dove non dovevo.
E nel piccone con cui stavo scavando una buca per piantare l' abete che avevamo usato come albero di natale (e che poi non ha attecchito come succede nel 99% dei casi) c' era, trapassata da parte a parte, Palmira, la tartaruga di mia figlia, che aveva scelto proprio quel punto per andare in letargo.
Ovviamente l' ho sepolta lì dove stava senza raccontare il misfatto a nessuno; e nessuno, oltre a chi mi sta leggendo in questo momento, ha mai saputo niente finora.
Il "che fine avrà fatto Palmira?" è iniziato a metà della primavera seguita al tragico evento ed è durato tutta l' estate, con mia figlia settenne che ispezionava tutto il giardino palmo a palmo, non rassegnandosi al fatto che potesse essere "scappata" come con nonchalance avevo la faccia tosta di buttare lì io.

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.