www.LaLazioSiamoNoi.it In questo preciso momento storico, se dici
Lazio dici
Immobile. Non può essere altrimenti. Già, perché in un calcio come quello moderno fatto di numeri, statistiche e percentuali, bomber Ciro rappresenta la pallina impazzita del pallottoliere che spostandosi su di un piano inclinato inizia a rotolare e non si ferma più. È una sentenza: sicario spietato e infallibile come il personaggio de
"Il buono, il brutto, il cattivo". In
Seria A, negli ultimi due anni - cioè da quando Immobile veste la maglia della Lazio -, nessuno è stato determinante quanto lui con i suoi gol:
27 quelli decisivi. Nella stagione 2016/2017 - quella del debutto con l'aquila sul petto - delle 23 reti messe a segno in totale, furono
11 le decisive, con ben
18 punti portati in dote alla propria squadra. Gli stessi portati da
Dzeko che però di gol ne segnò 29. Nella passata stagione, i numeri sono ancora più spaventosi e Ciro sempre più infallibile: dei
29 gol complessivi segnati in Seria A, sono stati
16 determinanti ai fini del risultato, sempre con
18 punti prodotti. In questo caso, il dirimpettaio bosniaco è stato decisivo solamente con 4 miseri punti per la classifica della Roma. Nel derby di oggi Immobile vorrà sicuramente lasciare il segno, ci tiene da matti, ha puntato l'obiettivo e non intende minimamente lasciarselo scappare. Sa come far male alla Roma, da quando veste di Lazio le ha segnato già
3 gol, ma i numeri sono fatti sempre per essere aggiornati.
"Quando cerco qualcuno io lo trovo sempre", così parlava il cattivo
Sentenza. Immobile la Roma l'ha trovata, non resta soltanto che prendere bene la mira.