Autore Topic: Lazio, Inzaghi e lo spogliatoio bollente: i senatori attaccano Luis Alberto  (Letto 554 volte)

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di Emiliano Bernardini

Niente alibi. Una partita completamente sbagliata e non solo dal punto di vista tattico. E’ mancato il carattere. Ancora una volta in una gara contro una diretta concorrente la Lazio sparisce. Si eclissa. Sono mancati di nuovo i giocatori che dovrebbero fare la differenza: Luis Alberto e Milinkovic. Lo spagnolo su tutti. Non ha ancora azzeccato una partita contro una grande. Eppure ha i mezzi tecnici per dare la scossa. E invece ha bisogno di un elettro shock. Ha passeggiato per tutto il campo eccedendo in tacchi e colpi fini a se stessi. Ed è proprio su di lui che finiscono gli indici puntati. Soprattutto quelli dei senatori della squadra. È successo già a fine primo tempo dove c’è stato un confronto a muso duro. Le urla sono risuonate forti nella pancia dell’Olimpico. Ai senatori si è aggiunto anche Inzaghi che ne aveva per tutti. Una furia per come la squadra stava interpretando il derby.

FACCIA A FACCIA
Allo spagnolo è stato rimproverato il fatto di aver giocato senza la giusta cattiveria. Lulic, Parolo e soprattutto Immobile lo hanno messo di fronte alle sue responsabilità. Perché ci sono molte sue colpe nella sconfitta di ieri. In queste partite non può sparire dal campo tornando il brutto anatroccolo di due anni fa. Succedeva già l’anno scorso ma ieri si sono palesati tutti i suoi limiti. Immobile ha praticamente giocato da solo in avanti. Non è stato mai assistito, eppure Ciro ha sgomitato e riaperto la partita. L’ha fatto con la rabbia con cui si devono giocare i derby. Inzaghi ha tolto Luis Alberto e mandato dentro Correa ma il risultato non è cambiato. Zero reazione. Bastava osservare le due panchine durante il cooling break. La Roma attaccata a Di Francesco, i giocatori della Lazio pensavano più a dissetarsi che ad ascoltare le urla di Inzaghi. Il tecnico ha finito nuovamente senza voce mentre qualche giocatore ha smesso di sentire. Da tempo. Le ultime forze delle corde vocali le ha usate per rimproverare tutti a fine gara. Luis Alberto è uscito a testa bassa senza dire una sola parola. Il più nervoso di tutti era Acerbi e in campo lo si è visto. Si fa sovrastare da Dzeko nell’occasione del vantaggio. Probabile fosse l’emozione della prima stracittadina ma il tecnico si è sentito tradito anche da lui. Lo ha fortemente voluto scontrandosi anche con la società per averlo. Il vaffa che Milinkovic urla a Strakosha per l’erroraccio che fa sulla punizione di Kolarov lo nota tutto lo stadio, peccato che il serbo rimproveri il suo compagno ma avrebbe dovuto rimproverarsi prima lui stesso. Si vede molto poco e quando si fa notare spesso gioca per l’estetica è poco per la sostanza. Presenza numero 100 in serie A, valore di mercato sopra i 100 milioni, un rinnovo in arrivo... ma gli aumenti di stipendio vanno meritati giorno dopo giorno. Non si vive di rendita. Servono uomini. Vincere con le squadre più deboli è da tutti, farlo con quelle più forti, no.

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