Autore Topic: Garlini: "Vittoria importante per il morale, i calciatori sanno cosa fare"  (Letto 512 volte)

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Oliviero Garlini, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Si respira un’aria diversa. L’importante è aver vinto ieri per il morale e per i giocatori stessi. In questo momento i biancocelesti fanno più fatica rispetto alla scorsa stagione, stanno cercando di trovare la quadratura a livello tattico. La cosa fondamentale e avere la cattiveria, la determinazione e la fame per raggiungere il risultato. Un applauso alla squadra per aver conquistato i tre punti davanti al proprio pubblico, Inzaghi deve essere più sereno e tranquillo. Bisogna ritrovare Milinkovic e Luis Alberto: sono giocatori che risolvono le partite.

Si deve stare vicino a questa squadra e sostenerla, i giocatori sanno cosa devono fare. La Lazio basa il suo gioco molto sulla corsa e l’aggressività, se il vice allenatore Farris ha usato determinate parole ieri a fine gara, significa che il gruppo c’è. Bisogna ritrovarsi dal punto di vista fisico e mentale, forse si pensava che la Prima Squadra della Capitale potesse partire meglio, ma ha affrontato squadre difficili che non hanno permesso ai biancocelesti di esprimersi al meglio. In questo momento c’è bisogno della vicinanza dei tifosi e la capacità da parte dei calciatori di aiutarsi in campo, essere una vera squadra.

Immobile ieri ha realizzato un grandissimo gol, non era facile, sinonimo di concentrazione e voglia di fare mettere la palla in rete. Lulic sa agire anche da difensore, su quella fascia era tutto molto collaudato insieme a Radu, ormai si conoscono da anni e in alcuni casi rischierei anche il 4-4-2.

Nel match contro la Fiorentina di ieri ho visto una Lazio più convinta, è fondamentale trovare gli equilibri giusti. Non era facile marcare Simeone o Chiesa, c’è stata la voglia di raggiungere il risultato: è un aspetto importantissimo. Acerbi ha fame, è un professionista, le ha giocate tutte ed è da tenere in grande considerazione, la convocazione in Nazionale è stato il giusto premio”.

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