Autore Topic: Diaconale: "Una risposta al pregiudizio: la Lazio è stata fondata sui valori umani"  (Letto 467 volte)

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Arturo Diaconale, portavoce della S.S. Lazio, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky. 

“Dopo esser stati in Polonia torneremo quest’oggi a Roma, partiremo verso le ore 14:00 mentre le scolaresche giunte con il Comune di Roma sono partite in mattinata per Amburgo. La giornata di ieri ci ha visti visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau: l’iniziativa ha occupato l’intera giornata e si è conclusa in serata con un confronto tra i sopravvissuti, la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Comunità Ebraica romana Ruth Dureghello e gli studenti. Abbiamo partecipato al dibattito ed abbiamo rispettato, in questo modo, l’impegno preso dal Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito lo scorso anno. Abbiamo ribadito in questo modo i nostri valori, ovvero quelli di una squadra di calcio che è nata ispirandosi allo spirito olimpico, alla lealtà ed ai valori umani. È stata lanciata una dimostrazione importante di impegno: rispettare degli impegni presi credo sia importante in un mondo nel quale vengono dimenticati, tralasciati o sconfessati. 

I nostri ragazzi sono rimasti colpiti dal discorso di uno dei sopravvissuti e dal suo racconto, è stato un racconto toccante. Tutti sono rimasti impressionati dalla dimensione di questa fabbrica della morte, sembra inconcepibile un evento simile e visitare questo luogo serve per capire che c’è stata veramente questa forma di aberrazione ingiustificabile sotto ogni punto di vista. Ieri un superstite ha definito la sua testimonianza utile affinché non ricapiti più un fenomeno simile e questo è il messaggio da tramandare: bisogna tener alti i valori dell’uomo ed evitare che ci siano nuove forme di odio. La Società Sportiva Lazio non svolge attività politica, ma non può non difendere i valori umani. Ho parlato con i nostri ragazzi e loro sono un esempio di impegno e abnegazione, riescono a far conciliare lo studio con la partecipazione all’attività sportiva biancoceleste: sono soddisfatto per questo, è importante che ci sia un esempio che venga diramato ai ragazzi pari età. Si può fare sport continuando ad impegnarsi nello studio, è un’occasione per crescere. I nostri calciatori hanno toccato con mano un episodio storico lontano dalla loro epoca, ma quest’ultimo ha lasciato un segno importante. Con Virginia Raggi abbiamo parlato di iniziative future, la Sindaca vorrebbe organizzare delle manifestazioni su territorio sportivo ed io, a nome del Presidente Claudio Lotito, ho manifestato la nostra piena disponibilità a partecipare: la Lazio non svolge attività politica ma si impegna su tutte le iniziative che possono aiutare i giovani e migliorare le condizioni del nostro popolo e della nostra città. Se la Raggi porterà avanti queste intenzioni, noi non potremo non partecipare, lo faremo volentieri. 

Spesso i laziali vengono marchiati come dei reprobi per danneggiare la squadra, è un gioco evidente che va denunciato: evidenziare questi fenomeni serve a smantellare un pregiudizio che danneggia la società e la squadra. I tifosi devono esserne consapevoli, vengono utilizzate queste maldicenze per mettere in difficoltà il Club sul palcoscenico internazionale. Coloro che vogliono strumentalizzare, nelle giornate di ieri ed oggi, hanno ricevuto una risposta molto importante. Racconterò l’esperienza a Claudio Lotito, la Sindaca ha manifestato l’intenzione di organizzare un incontro con il Presidente della S.S. Lazio e lo stesso patron mi aveva manifestato la sua voglia di avere un colloquio con il primo cittadino di Roma, ho creato dei rapporti in tal senso. La Lazio è impegnata e presente nelle scuole, ma anche in altre attività sociali e di conforto a coloro che sono meno fortunati, come accaduto ad esempio nei confronti dei terremotati di Amatrice o dei disabili. Il Presidente ha avviato determinati progetti e li sta portando avanti e questi impegnano la Lazio sul terreno sociale che per noi è molto importante. L’attenzione mediatica si concentra maggiormente sugli eventi negativi: una stupidaggine viene enfatizzata molto più di quanto vengano sottolineati avvenimenti positivi che spesso passano sotto silenzio. Possiamo dunque solo moltiplicare gli eventi positivi che ci coinvolgono per dimostrare la qualità della Società e della squadra. Stiamo portando avanti questo impegno e abbiamo il supporto pieno dell’intera tifoseria: lo stiamo facendo per proteggere i nostri sostenitori dalle accuse ingiustificate. 

Ho vissuto diverse esperienze con i sopravvissuti, da giovane feci servizi in Israele ed ho incontrato tanti reduci dei campi di sterminio. Ho ascoltato le loro storie, ma essere qui lascia qualcosa in più perché oltre al racconto si tocca con mano come funzionava una fabbrica della morte e colpisce, infatti, la disumanità di questo meccanismo: si uccidevano persone come carne da macello nella totale indifferenza. Non si comprende come una simile organizzazione potesse coesistere con una simile disumanità. Ci auguriamo non possa mai accadere nulla di così”.

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