Autore Topic: Italia, Immobile: «Pronto per Mancini, prendiamoci il primo posto!»  (Letto 454 volte)

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L'attaccante della Lazio carico in vista della sfida di Nations League contro il Portogallo. E Chiellini spera di festeggiare con un successo la sua 100esima presenza in azzurro

COVERCIANO - I malumori sono alle spalle e Ciro Immobile è pronto a dimostrare il suo valore anche in Nazionale: «Sono sempre carico - ha detto il bomber della Lazio ai microfoni di Rai Sport dal ritiro di Coverciano in vista della sfida di Nations League contro il Portogallo e della successiva amichevole contro gli Usa -. Come ho detto nel recente passato, sono sereno qui in azzurro: il ct mi conosce e mi stima. Il mio rapporto con Mancini è ottimo: l'importante è che noi attaccanti ritorniamo a far gol. Il ct mi ha dimostrato la sua stima convocandomi anche stavolta, voglio ripagarla. Il primo posto in Nations League? Ci crediamo, tutti». L'obiettivo per il centravanti campano è quello di riproporre con l'Italia le prestazioni fornite con la Lazio: «A Reggio Emilia contro il Sassuolo non ho fatto gol perché li ho conservati per la Nazionale - ha detto scherzando -. Le recenti panchine in azzurro? Come ho detto anche in passato ci sono delle scelte da fare ma il mister mi conosce, mi stima e mi ha sempre chiamato quindi sono pronto. Non c'è alcun problema, il rapporto con il mister è ottimo. Recuperare la maglia da titolare in azzurro? Si può fare. Come ero titolare in passato, posso tornare ad esserlo anche adesso. L'importante è che gli attaccanti tornino a fare gol, speriamo di avere l'occasione per dimostrarlo».
AMORE AZZURRO - Certo, c'è il rammarico di non aver mai vinto nulla in azzurro, soprattutto quel Mondiale dove il difensore juventino ha collezionato due eliminazioni al primo turno prima della mancata qualificazione in Russia. «Avremmo potuto fare di più, ma portero' tantissimi ricordi, tantissime cose belle da questa grande avventura. La fascia da capitano? È solo un simbolo: in ogni squadra, in ogni gruppo ci sono tanti capitani, ognuno deve dare il suo ingrediente. Non sarò mai uguale agli altri capitani che ho avuto la fortuna di avere, da Cannavaro a Del Piero o Buffon, ma cerco di esserlo con quello che sono, con le mie caratteristiche». Detto infine che col lavoro si può migliorare, («anche a 34 anni e me l'hanno insegnato in tanti, per ultimo Buffon»), Chiellini non ha alcuna intenzione di fissare una scadenza per la sua esperienza in Nazionale«Non puoi fare programmi a lungo termine, io la vivo ancora con l'entusiasmo del debuttante, godendomela convocazione dopo convocazione. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale ho fatto una riflessione con me stesso molto lunga: la Nazionale non si può rifiutare. Ho massimo rispetto per quelli che fanno una scelta diversa ma finché il ct ti chiama, hai l'obbligo morale di rispondere»

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