Predappio

[Arch]

https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2018/11/13/news/trasferta_ultras_lazio_a_casa_mussolini-211591031/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P15-S1.4-T1

Ci vogliono bene a Repubblica.

[Dissent]

Il solito giornale di nota parte politica, ipocrita e della peggiore specie.

Che fa rima con le vignette di Vauro e con gesta dei vari Floris, Fabio Fazio, Mentana, solo per citarni alcuni.

Gente per la quale il problema sono 4 tifosi che attaccano 13 adesivi, per carità deplorevoli, ma adesivi, e non quei tifosi che mandano in coma con danni irreversibili un padre di famiglia a liverpool e  che uccidono un uomo a ponte milvio.

No no, il problema so gli adesivi, i manichini e il viaggio a predappio, non i morti, non le pressioni politiche sulle cabature di tdv, non le plusvalenze regalate agli amici per sistemare i bilanci all'ultimo giorno.
no il problema so i laziali.

Ormai sgamati apertamente.

[MagoMerlino]

Però pure loro.... certo repubblica non si fa passare l'occasione, però la società fa di tutto per scrollarsi addosso certe etichette, vanno ad Auschwitz, danno vita ad altre iniziative e loro 15 giorni dopo vanno a Predappio?  A questo punto potevano organizzare per il 20 aprile prossimo una gita a Braunau.....

[Arch]

Mago, Predappio è proprio in risposta all'iniziativa di Auschwitz.

[MagoMerlino]

Appunto....

[robylele]

Il solito giornale di nota parte politica, ipocrita e della peggiore specie.

Che fa rima con le vignette di Vauro e con gesta dei vari Floris, Fabio Fazio, Mentana, solo per citarni alcuni.

Gente per la quale il problema sono 4 tifosi che attaccano 13 adesivi, per carità deplorevoli, ma adesivi, e non quei tifosi che mandano in coma con danni irreversibili un padre di famiglia a liverpool e  che uccidono un uomo a ponte milvio.

No no, il problema so gli adesivi, i manichini e il viaggio a predappio, non i morti, non le pressioni politiche sulle cabature di tdv, non le plusvalenze regalate agli amici per sistemare i bilanci all'ultimo giorno.
no il problema so i laziali.

Ormai sgamati apertamente.

perfetto.

[gentlemen]

https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2018/11/13/news/trasferta_ultras_lazio_a_casa_mussolini-211591031/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P15-S1.4-T1

Ci vogliono bene a Repubblica.

Repubblica è quello che è, però è bene ricordare che in Italia vige una Democrazia ed ognuno è libero di pensarla come vuole, l'importante è che lo stadio non sia il luogo per fare politica.
Se alcuni gruppi sono composti di persone che hanno in comune l'idea o ideologia di destra storica e ritengono andare a fare una preghiera sulla tomba di Mussolini non capisco dove sia il problema.
A meno che non viga la dittatura e la non libertà di pensiero.
A questo punto incominciamo pure noi a lasciar perdere certe notizie.

[Arch]

Santa ingenuità!!

[ThomasDoll]

Dentro Repubblica c'è un palese grumo romanista che va ben oltre l'appartenenza politica, altrimenti non si stigmatizzerebbe a targhe alterne alcunché.
Detto questo, nel 2018 c'è gente che va in trasferta con fermata a Predappio, se capisco bene. Ma come si fa? Ma manco i cretini tipo quella della maglietta Auschwitzland.
Se la cercano per finire sul giornale, è l'unica.

[darienzo]

Potevano andare a Basovizza

[Whistle]

ASRepubblica non si smentisce, cosa dice Cardone?
Certo, di pretesti per gettare fango su tutti i Laziali gliene forniscono sempre a bizzeffe...

[darienzo]

Sì, prendiamocela con Repubblica.

Che deve dire Cardone?

[Whistle]

Sì, prendiamocela con Repubblica.

Che deve dire Cardone?

ASRepubblica ci sguazza appena ne ha l'occasione.
Cardone andasse a parlare con i suoi colleghi ultras giallozozzi...

[franz_kappa]

Mago, Predappio è proprio in risposta all'iniziativa di Auschwitz.

PUNTO. Fine della discussione.

A chi si lamenta di Repubblica dico che Repubblica fa il proprio lavoro. Lamentele ingenue, dunque.
Il laziale - anche grazie a un'attività condotta da anni dai mezzi di informazione, con Repubblica capofila - è l'archetipo del tifoso con simpatie fasciste e razziste. Siamo gli unici? Ma proprio no. Ce ne sono parecchi altri, a partire dalla nostra bella città. Ma l'archetipo è singolo, per definizione. E non collettivo. Tifoseria fascista per eccellenza - nella percezione del grande pubblico, nella pigra visione dell'opinione generale - è quella laziale. O, volendo alleggerire la nostra posizione, la tifoseria laziale è la principale tra le tifoserie italiane con simpatie di estrema destra.

Il gruppo egemone della Curva Nord organizza un gita a Predappio, città natale di Benito Mussolini; la notizia entra nel circuito dell'informazione; Repubblica NON PUO' ignorarla.

Repubblica non racconta la verità, d'altronde. La comunità dei giornalisti di Repubblica conferma ai propri lettori la propria visione del mondo (visione condivisa dai lettori stessi, chiaramente). Repubblica non può dunque ignorare una simile notizia. Repubblica e i suoi giornalisti, peraltro, non hanno alcun interesse a praticare sconti di sorta alla Lazio. E quindi la enfatizzano anche al di là dell'effettiva pregnanza del fatto in sé.

Certo, sarebbe stato deontologicamente inappuntabile (e meritevole di gran rispetto, aggiungo), inserire nell'articolo una breve frase che riassumesse il senso della puntualissima osservazione di Arch. Ovvero che l'iniziativa, disdicevole quanto si vuole, va contestualizzata all'interno di dinamiche di definizione dell'immagine della Curva Nord e del suo gruppo egemone. E' un'iniziativa 'interna', per certi versi. Che deve rispondere all'azione antifascista e antirazzista della Società (l'iniziativa di Auschwitz puntualmente richiamata da Arch).

Ma trattandosi di fascismo, con ogni evidenza, una vicenda interna non è potuta non divenire di pubblico e universale interesse. A maggior ragione perché a parlarne è Repubblica, assai sensibile al tema.

[Whistle]

Peccato che la stessa ASRepubblica non ha dedicato una singola riga al viaggio compiuto da rappresentanti della societá Lazio ad Auschwitz!
Neanche un trafiletto, nulla!
Di che stiamo parlando?

[franz_kappa]

Peccato che la stessa ASRepubblica non ha dedicato una singola riga al viaggio compiuto da rappresentanti della societá Lazio ad Auschwitz!
Neanche un trafiletto, nulla!
Di che stiamo parlando?

Certo che non ha dedicato una singola riga, Whistle. Non deve sorprenderci. Repubblica, la sua comunità di giornalisti e i loro lettori hanno interiorizzato l'archetipo 'laziale = fascista'.
Per quale ragione avrebbero dovuto metterlo in discussione, dando evidenza all'iniziativa della Società?

Sono certo che, di fronte a una simile osservazione (accusa di essere parziali e di non aver voluto riferire un accadimento positivo legato alla Lazio), dal quotidiano verrebbe risposto che quel giorno c'erano altre notizie più rilevanti e che solo per questo motivo (gerarchia nella notiziabilità) quella notizia è stata tralasciata.

Ribadisco: mi stupisco che ci si stupisca. La civile indignazione per una condotta più che parziale da parte del quotidiano romano è più che legittima ma decisamente ingenua.

[Jim Bowie]

Calabresi mentre indica la linea redazionale di ASRepubblica

[Panzabianca]

La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.
La guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale.

Si, la guerra è evento distruttivo, straziante, orrifico e brutale ma, è solo l'effetto di qualcos'altro.





 
 

[franz_kappa]

Calabresi mentre indica la linea redazionale di ASRepubblica

Non scomoderei "Citizen Kane", JB.

A noi, che osserviamo le vicende della comunicazione e dell'informazione come le pulci sul dorso del cane (crediamo di comandare le dinamiche che osserviamo ma in realtà siamo trasportati da una forza superiore di invincibile potere), sembra tutto distante, complesso, oscuro, organico e strutturato.

Invece è semplice. La tifoseria della Lazio annovera, tra i suoi rappresentanti, numerosi simpatizzanti per il fascismo, il razzismo, l'antisemitismo.
Con il tempo una tendenza antica, non sempre visibile nel mondo Lazio (e ovviamente presente anche in altre tifoserie), in parte celata in parte palese come un fiume carsico che scorre sia sotto che sopra la terra, si è manifestata in tutta evidenza. Numerose le eclatanti manifestazioni, negli ultimi decenni: striscioni, prese di posizioni di tesserati, intemperanze della tifoseria.

Con il tempo la comunicazione - sicuramente orientata da un pregiudizio antilaziale (di genesi xxxxnista ma non solo), perfettamente saldato al pregiudizio antifascista proprio degli appartenenti alle elite culturali di sinistra - ha creato l'associazione, identificando il legame tra tifoseria della Lazio e fascismo. L'associazione è ormai incontestabile. Il marchio è incancellabile.

E' stato dunque costruito, con gli anni, un archetipo. Esso si è radicato nella percezione collettiva e si è trasformato in luogo comune. La dinamica dell'informazione, a quel punto, non lascia scampo: tutto quel che conferma il luogo comune viene individuato, valutato dalle redazioni, ritenuto notiziabile e promosso a notizia pubblicabile. Tutto quello che disconferma il luogo comune viene - non sempre - individuato, vagliato dalle redazioni, inevitabilmente scremato e non si trasforma in fatto notiziabile.

Il lettore di Repubblica - e non solo di Repubblica, intendiamoci - si attende che i laziali fascisti si producano, ciclicamente, in una delle loro bravate. La gita a Predappio è l'ultima della serie. In redazione arriva lo spunto, viene proposto in sede di riunione di redazione e, inevitabilmente, viene promosso al rango di evento notiziabile. Non se ne esce.

[SAV]

Franz, repubblica, se vuole essere credibile, non può fare informazione a targhe alterne.
Giusto rimarcare il viaggio a Predappio di alcuni tifosi?  Ok, ma non puoi esimerti dal segnalare la presenza di una delegazione UFFICIALE della SOCIETA' ad Auschwitz.
Ha ragione Whistle.

Per me fa schifo chi ha organizzato il viaggio, ma fa altrettanto schifo repubblica.
(vedi se mi devo trovare d'accordo con di maio...  )