Autore Topic: La Lazio nelle Scuole | Caicedo  (Letto 484 volte)

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La Lazio nelle Scuole | Caicedo
« : Giovedì 15 Novembre 2018, 12:10:03 »
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Felipe Caicedo ha risposto quest'oggi ad alcune domande degli studenti dell'Istituto Comprensivo Artemisia Gentileschi di via dei Glicini 60, a Roma.

“Dobbiamo combattere la violenza, nella scuola i professori insegnano il meglio, è giusto imparare tutto quello che si può. Prima della partita mangiamo tanti carboidrati ed il pollo: cose non pesanti, che si possono digerire subito. Nella squadra siamo tutti amici, c’è la giusta unità per vincere le partite e vivere come una famiglia. La cosa più importante è che fare bene in campo.

Tante volte quando si sta in campo è difficile seguire i dettami del fair play, che però va sempre tenuto a mente. Il bullismo non è bello, né nel calcio né tra bambini a scuola. Tra noi c’è competizione, è normale che sia così: il mister deve essere messo in difficoltà dal nostro lavoro quotidiano in allenamento.

Dobbiamo solo pensare a giocare, restare concentrati sul campo per vincere senza pensare a ciò che accade fuori dal rettangolo di gioco. Il calcio per me ha un valore grande, pratico questo sport da quando ero piccolo, è sempre stato il mio sogno, questa è la mia vita, ora sono contento, ringrazio Dio che mi ha dato questa opportunità.

La cosa più importante è la corretta comunicazione in campo, io parlo diverse lingue tra cui italiano, spagnolo ed inglese”.

 

A margine dell'evento, l’attaccante biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“È bello rispondere alle domande dei bambini, ci spingono sempre a dare di più. Abbiamo ricevuto tante domande sul bullismo: sin da piccoli si deve insegnare che questa cosa è negativa. Che i tifosi più piccoli vogliano una foto con te è stimolante. Ora sono contento, sto giocando di più.

Lavoro e mi alleno sempre per fare bene e dare una mano alla squadra, devo continuare così. Ho sempre avuto importanti caratteristiche fisiche ma anche tecniche: nelle mie corde ho la possibilità di fornire molti assist. Quando gioco insieme ad Immobile ci aiutiamo a creare spazi vicendevolmente, ciascuno di noi ha le proprie caratteristiche. Ciro è un bravo ragazzo, tra noi c’è un ottimo rapporto”.

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