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In questi primi mesi che ha trascorso alla
Lazio i tifosi biancocelesti hanno imparato a conoscerlo e sanno quanto per
Francesco Acerbi sia importante la fede. Non è necessaria alcuna retorica, nel suo passato è facile riscontrare i motivi del legame così profondo esistente tra il difensore e Dio. In campo lo si vede più volte unire le mani e alzare gli occhi verso il cielo. Forse la fede ha contribuito a definire la personalità di un professionista del suo spessore. E che la condotta del giocatore sia ben condizionata dal suo credo lo dimostra ciò che è accaduto in mattinata ad Appiano Gentile, sede del ritiro degli Azzurri dopo la partita contro il Portogallo a San Siro. Alle 9:15, prima dell'allenamento, c'era la
messa. Il ct
Roberto Mancini, Chicco Evani e Acerbi hanno deciso di iniziare così - prima del resto della squadra - la giornata.
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