Autore Topic: ESCLUSIVA - Casiraghi: "Lazio, devi puntare al terzo posto. Derby? Ne ho persi pochi..."  (Letto 521 volte)

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                           Era il 6 agosto del 1993, giorno dell’accordo tra la Lazio e Pierluigi Casiraghi. I tifosi sanno bene quello che ne seguì. Una coppia da sogno ha trascinato i biancocelesti in tante partite, facendo esplodere gli spalti ad ogni gol: i tempi di Signori – Casiraghi. Quest’ultimo, con l'aquila sul petto, ha collezionato 140 presenze e 41 gol. Da Zoff, per Zeman fino ad Eriksson: tanti allenatori hanno potuto godere delle sue giocate. Intervenuto ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, Casiraghi ha rilasciato un’intervista tutta a tinte biancocelesti: “Le gerarchie di quest’anno sono più o meno le stesse dell’anno scorso. La Juventus è superiore a tutte, poi c’è il Napoli. Vedo equilibrio tra quelle che vengono dietro, si lotterà fino alla fine per il terzo e il quarto posto. Ora sarà importante la partita tra Lazio e Milan, è un’occasione da sfruttare perché parliamo di uno scontro diretto. Queste gare vanno vinte se vuoi arrivare tra le prime quattro".



MAL DI BIG  "Io non credo che i biancocelesti abbiano il cosiddetto ‘mal di big’. Non è facile vincere con le squadre di prima fascia, sono partite che vengono risolte da piccoli particolari. L’importante è giocarsela e farsi trovare pronti, nella migliore condizione per affrontare un impegno del genere. Ci sono giocatori che ancora devono trovare la forma fisica ideale. Dopo la delusione dello scorso anno e soprattutto il Mondiale di mezzo, è normale non essere subito al top. Sicuramente entreranno in forma anche quei giocatori che stanno mancando, e faranno la differenza”.



SU IMMOBILE –Ci sono diverse critiche sul suo rendimento in Nazionale. Le partite in azzurro sono diverse rispetto a quelle del campionato. C’è una pressione diversa, compagni diversi, sistema di gioco diverso. Inoltre, con l’Italia ti alleni per pochi giorni e hai poche partite per dimostrare quanto vali. Ci vuole anche fortuna. Il valore di Immobile rimane quello, lui è un grande attaccante e un grande bomber. Per la Lazio è una certezza, ha una media gol impressionante e un rendimento altrettanto incredibile. Sicuramente per Inzaghi è una pedina fondamentale, che trascina il gruppo”.



SU LOTITO –I risultati parlano chiaro. Il calcio moderno è fatto di numeri, per una società conta il bilancio e il fatturato. Il Barcellona fattura altre cifre e ha diversi obiettivi, è chiaro. Bisogna rapportarsi sempre al proprio livello, e sotto questo punto di vista Lotito ha portato ottimi risultati. Soprattutto con costanza, questo è sintomo di un lavoro svolto con grande cura e abilità. Il mercato è il risultato di questi numeri, aver tenuto Immobile e Milinkovic è il vero grande colpo della Lazio”.



FEELING IN ATTACCO – Ho giocato con grandissimi attaccanti, sono stato fortunato. Vialli, Baggio, Schillaci, Zola, Mancini. I migliori al mondo praticamente. Basta pescarne uno a caso, sono tutti di un livello altissimo. Ovvio, con alcuni ho giocato di più, come con Zola, Signori o Baggio. Forse con questi tre avevo più feeling, anche per una questione fisica. Sono stati tutti e 3 calciatori di grande classe e tecnica, io gli davo una mano visto che di qualità ne avevo meno”.



I GOL NEL DERBY –Ho fatto due gol nella stracittadina, che ricordo con grande gioia. Quella è una partita speciale, che a me piaceva tanto giocare. Amavo quel tipo di gara, poi se segni è meglio. Non ho perso molti derby, mi è andata bene. Ho conosciuto poco il sapore della sconfitta con la Roma”.



         

         

   



               

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