Autore Topic: #LaLazioNelleScuole | Cataldi: "Sono nato con la maglia della Lazio addosso"  (Letto 386 volte)

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Quest’oggi Danilo Cataldi ha risposto alle curiosità degli studenti dell’Istituto Roberto Rossellini di Formello:

“Svolgere la nostra professione ed allenarsi non è faticoso, ci vuole impegno per seguire i dettami del mister e di concentrazione. Quando si attraversano dei momenti difficili nel calcio bisogna sempre ricordare che questo sport offre sempre una nuova opportunità per riscattarsi, in questo modo si accantona la delusione per raggiungere altri obiettivi: non c'è mai voglia di arrendersi.

Lo sport unisce tutti, nel calcio ad esempio è un movimento internazionale nel quale si collabora e ciò aiuta a dimostrare a tutti che non ci sono pregiudizi o diversità: questo dev'essere di insegnamento. Il nostro è uno spogliatoio ricco di nazionalità diverse tra loro e non ci sono mai state problematiche tra noi. Lo sport può aiutare in tal senso. Essere apprezzati ed a volte insultati fa parte del mestiere: vestendo una sola maglia non possiamo piacere a tutti, ma allo stesso tempo è bello essere amati, dietro questo sport c'è un sentimento importante e vedere tanti sostenitori è bellissimo.

Io sono nato qui e sono cresciuto con la maglia della Lazio addosso, ho sempre sognato di arrivare dove sono adesso. Ho iniziato a giocare quando avevo circa cinque anni ed ero vicino casa fino ai 9 anni, poi sono arrivato alla Prima Squadra della Capitale ed ho fatto militato in tutte le giovanili per poi arrivare in prima squadra. I gol più importanti della mia carriera? Quelli siglati contro Udinese e SPAL: con i bianconeri, in Coppa Italia, ho siglato la mia prima rete da professionista, la cercavo da tanto tempo ed è stato molto bello, mentre con gli estensi ho messo a segno un altro gol molto importante al quale attribuisco dei significati particolari.

Ero piccolo quando ho indossato la prima volta questa maglia: è stata una bella emozione, venivo da un piccolo quartiere e mi sono ritrovato in un grande Club nel quale avrei voluto giocare da sempre. Per i calciatori stranieri è difficile comunicare in uno spogliatoio, ma quando si entra in campo si parla una sola lingua e tutti i compagni si aiutano tra loro”.

 

In seguito, il centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky:

"Fa sempre piacere essere qui tra i giovani. Rispetto alle altre volte, quest’oggi gli studenti hanno posto tante domande interessanti ed abbiamo trascorso una bella mattinata. Sto attraversando un bel momento personalmente, sono tornato a casa e volevo riconquistare la fiducia di tutti ed ho provato a dimostrare il mio valore sul campo.

Voglio proseguire su questa strada continuando a dare il massimo per andare il più lontano possibile con questa squadra. A livello di gruppo i risultati non ci stanno premiando, ma siamo forti e lo sappiamo. Insieme ai nostri tifosi possiamo tornare a raccogliere ottimi risultati: non dobbiamo restate soli in questo momento, ci serve la spinta del nostro popolo, una componente che c'è sempre stata, i nostri sostenitori ci hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza. I nostri tifosi  possono darci quel qualcosa che ci manca per poi ripartire come sa fare questa squadra”.

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