Autore Topic: Lazio, un Tucu di classe per vincere  (Letto 476 volte)

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Lazio, un Tucu di classe per vincere
« : Domenica 16 Dicembre 2018, 08:02:03 »
www.ilmessaggero.it


Ciro di punta, un Tucu di classe in sua assistenza. Chissà se migliorerà così la vena biancoceleste sotto porta. Perché adesso non basta più solo quella d’Immobile, servono altre reti come il pane nelle prossime partite. Alla Lazio oggi complessivamente ne mancano già 16 (fatte) rispetto alla scorsa stagione, ecco perché forse non funziona più il vecchio copione. In fondo i biancocelesti hanno sempre sbagliato dietro e incassato tanti gol, ma un tempo riuscivano a segnarne sempre uno in più dell’avversario; adesso, al massimo, vedi Sassuolo, Milan, Chievo e Samp, lo pareggiano. Non c’è più l’aiuto dei goleador (Parolo a parte) del centrocampo, Inzaghi non può più ignorare la stitichezza di Milinkovic e Luis Alberto.

IL RITORNO
Il primo, dopo qualche giorno di riposo, è pronto comunque a tornare in mediana e a ridare fisicità. Lo spagnolo invece adesso parte dietro nel ballottaggio con Correa sulla trequarti per dare qualità. Da una parte il numero 10 è entrato bene con la Samp ed è in netta crescita, dall’altra è impossibile ridurre ancora a spaccapartite l’argentino, che stavolta fiuta davvero la sua terza chance (su 15 presenze in A) dall’inizio. Provato ieri con Ciro, è il tandem d’attacco più probabile per Bergamo.

SCELTA
Pronti, partenza, Correa. Come giovedì in Coppa, dove Joaquin ha sfornato un’altra perla. La quinta, nonostante sia stato schierato appena sei volte titolare: quattro in Europa League (con due reti) e due in campionato (a segno tre volte). Inzaghi non ha smesso di considerarlo la sua arma a gara in corsa, ma ormai Correa ha dimostrato anche dal primo minuto la sua forza. Sgomma, accelera e sopratutto segna. I tifosi fanno pressione per rivederlo subito in campo, Lotito lo invoca dallo scontro diretto col Milan per ritrovare finalmente il successo. Stravolta il presidente dovrebbe essere accontentato, lui c’ha speso quasi 20 milioni (3 di bonus compresi) per far dimenticare a Inzaghi il “no” (confermato) del Papu. La società biancoceleste in realtà non ha voluto spendere le stesse cifre per Gomez ultratrentenne, ha preferito investire su un suo amico (dall’anno scorso nella Seleccion) più giovane.

SCUDERIA
Nel prezzo complessivo di Correa tra l’altro va inserito il cartellino “gratis” di Badelj, che adesso diventa sempre più prezioso. Verso un altro forfait (il nono nelle ultime 10 gare), Leiva, al suo posto giocherà ancora il croato che ha però deluso con la Samp ed è in cerca di riscatto. Non si è ancora mai rivisto il vero regista della Fiorentina, portato in extremis dall’agente Lucci a Formello nell’operazione Correa. Chissà che presto il manager non possa risolvere anche il discorso fascia destra con Zappacosta. La Lazio può pensarci per giugno, perché Tare continua a ribadire la chiusura del mercato in entrata a gennaio, pure se dovessero uscire (sicuro dalla lista Uefa per Patric e Lukaku) Basta e Caceres. Intanto domani a Bergamo su quella fascia tornerà Marusic, sull’altra l’inarrestabile capitan Lulic. Il 3-5-2 al momento non si tocca, non si sfida la Dea Bendata: così arrivarono gli ultimi tre punti con l’Atalanta.

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