www.LaLazioSiamoNoi.it Domenica 9 ottobre 2016, 18:10 circa. Era da allora che
Luiz Felipe non riusciva a
gonfiare una rete in un match ufficiale. All'epoca vestiva la maglia della
Salernitana e di fronte aveva il Benevento, per l'ottava giornata del campionato di Serie B 2016/2017: partita vinta 2-1 dai granata, decisivo per i tre punti proprio il gol del difensore brasiliano che all'epoca indossava il numero 18 e aveva solo 19 anni. Ieri Luiz Felipe è tornato sul tabellino dei marcatori contro il Bologna regalando il vantaggio alla sua
Lazio, la realtà che l'ha portato nel calcio italiano e che ora gli sta dando la possibilità di brillare nonostante qualche scivolone.
LA PROMESSA - Quell'unico gol messo a segno con la maglia della Salernitana segnò probabilmente il
miglior momento di Luiz Felipe nella sua esperienza in granata. La stagione con i campani si concluse infatti con sole
7 presenze, di cui 5 con
Sannino in panchina: le dimissioni dell'ex tecnico di Siena, Chievo e Catania non fecero bene al minutaggio di Luiz Felipe, a cui il subentrato
Bollini concesse solo
2 apparizioni di cui una della durata di un quarto d'ora. Al termine della stagione e quindi del prestito il ventenne brasiliano approdò alla corte di
Inzaghi, in una
Lazio che aveva appena terminato una bella cavalcata fino al
ritorno in Europa League e che di lì a poco si sarebbe anche tolta la soddisfazione di vincere la
Supercoppa Italiana contro la Juventus. Luiz Felipe quella finale del 19 agosto la guardò dalla panchina, ma tra Serie A e coppe collezionò
31 presenze certificandosi come il titolare a destra nella difesa a tre biancoceleste, scalzando Wallace e Bastos che non erano mai riusciti ad offrire garanzia di stabilità. L'ex ituano invece mise in mostra abilità nell'
interdizione, audacia nell'
avanzare palla al piede per creare superiorità numerica, capacità di eseguire
interventi rischiosi ma sempre puntuali. Con l'addio di
de Vrij, la Lazio sembrava poter stare tranquilla di avere il
sostituto in casa: d'altronde, le prove generali da centrale di difesa andavano avanti già da un po', nelle rare occasioni in cui Inzaghi lasciava riposare l'olandese.
INFORTUNIO E PANCHINA - L'attuale stagione è invece cominciata con uno
stop inaspettato per quanto riguarda Luiz Felipe. Durante il match inaugurale di campionato contro il
Napoli, infatti, il difensore biancoceleste è costretto a fermarsi:
risentimento muscolare al polpaccio sinistro, tempi di recupero pari a circa un mese. Luiz Felipe lavora per tornare, ma quando lo fa trova una Lazio in un periodo particolare di
alti e bassi (le partite contro Eintracht Francoforte, Roma e Inter sono emblematiche) e, pur senza demeritare particolarmente rispetto ai compagni di reparto,
scivola in panchina dopo il pareggio contro il Sassuolo. Inzaghi gli preferisce
Wallace e lui resta a guardare i compagni che inanellano pareggi, scendendo in campo solo in Europa League dove i giochi sono già belli e fatti ormai da inizio novembre.
IL GOL CHE SA DI RINASCITA - Il mister biancoceleste però preferisce non fare a meno per così tanto tempo della giovane promessa brasiliana e lo getta nuovamente nella mischia contro il
Cagliari, in un
match fondamentale per la fiducia di squadra e ambiente. Luiz Felipe non delude, così come tutta la squadra che fa
un sol boccone della formazione allenata da Maran. Nel boxing day di
Bologna Inzaghi decide dunque di ripetersi, ed è qui che
Ramos, come lo chiama spesso il tecnico laziale da bordo campo, sfodera
una delle sue migliori prestazioni in biancoceleste: miglior giocatore in campo per
duelli vinti (12) e
tackle riusciti (4), un
assist per il 2-0 di Lulic e quel
gol che apre le marcature. Mentre correva per esultare con i suoi compagni probabilmente la sua mente è tornata a quel 9 ottobre di due anni fa, quando era un 19enne con il numero 18 sulle spalle che doveva ancora esordire in Serie A. Oggi gli anni sono
21, la maglia è quella della
Lazio e sulle spalle c'è il numero
3, ma la
gioia negli occhi è la stessa: quella di
un ragazzo che sta diventando grande, con il biancoceleste addosso.