Autore Topic: Lazio, Lombardi: "Con il 3-5-2 ho avuto poco spazio. In Serie A ero partito a razzo"  (Letto 334 volte)

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                           In tarda mattinata è arrivata l’ufficialità della cessione di Cristiano Lombardi in prestito dalla Lazio al Venezia. Nel pomeriggio l’esterno classe ’95 è stato presentato alla stampa, parlando davanti ai cronisti: “L’obiettivo di ogni calciatore è quello di giocare nella massima serie. Ho vissuto probabilmente il momento più difficile della mia carriera, mi attirava molto il Venezia come possibilità e ho deciso di scommettere su me stesso e su questo progetto, perché sono convinto che punti lontano”.



ESORDIO IN A - “L’esordio in serie A è stata una sorpresa e sono partito a razzo: Felipe Anderson era alle Olimpiadi di Rio 2016 e io avevo saputo una settimana prima che rimanevo in squadra. Mi è capitata l’occasione e nei giorni precedenti ero molto nervoso. Ma quando giochi in squadre come la Lazio dove hai dei compagni che ti sanno mettere a tuo agio sia fuori che dentro al campo, ti rendi conto subito se riesci a starci o no e quel giorno è andata molto bene”.



POCO SPAZIO ALLA LAZIO - “La principale motivazione per cui io in questi mesi non ho giocato è stata il cambio modulo. Nel mio primo anno a Roma giocavo col 4-3-3 ed era il modulo di Inzaghi con cui ha sempre giocato. Avevo avuto molte chances anche perché me le sono guadagnate in allenamento e sul campo. Con il passaggio al 3-5-2, il mister non mi vedeva pronto a fare il quinto.  La società prima mi ha mandato a fare esperienza a Benevento e poi per altri problemi mi ha tenuto fuori”.



CANDREVA E ROSSI - “Con Antonio non ho mai giocato insieme ma quando ero in Primavera avevo un grande rapporto con lui ed era il mio maestro, mi piaceva guardarlo giocare. È tanta roba sia come persona che come giocatore e quando salivo in prima squadra mi dava sempre tanti consigli. Con Alessandro ci conosciamo da tanto tempo anche fuori dal campo. Ci troviamo benissimo a giocare insieme e spero che avrà anche lui la mia stessa opportunità”.



         

         

   



               

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