Autore Topic: Gol, pali e tanto spettacolo Il Napoli stende la Lazio  (Letto 439 volte)

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Gol, pali e tanto spettacolo Il Napoli stende la Lazio
« : Lunedì 21 Gennaio 2019, 00:00:29 »
www.gazzetta.it



Gli azzurri fanno collezione di legni, ma ringraziano anche Meret, protagonista almeno di 2-3 parate importanti: la Juve è a 6 punti. Acerbi espulso per doppio giallo


 Senza quattro titolari, ma con lo spirito di sempre e la lucidità dei giorni migliori. Pur privo di Koulibaly, Hamsik, Allan e Insigne il Napoli supera la Lazio e, almeno per una sera, si porta a sei punti dalla Juve. Vittoria netta e meritata, molto più di quanto dica il punteggio finale. Oltre ai due gol il Napoli colpisce infatti ben quattro pali (i primi due sullo 0-0, gli altri due sul 2-0) e confeziona almeno altre tre palle-gol nitide. Supremazia costante quella dei padroni di casa, interrotta solo a tratti dalla Lazio. Se un neo c'è per i partenopei è quello di non aver chiuso la gara e averla tenuta aperta fino alla fine nonostante la superiorità numerica avuta negli ultimi venti minuti di gioco per l'espulsione di Acerbi. La squadra di Ancelotti si conferma in ogni caso squadra solida e capace anche di saper soffrire oltre che di produrre bel gioco. Ancora una sconfitta contro una grande invece per la Lazio di Inzaghi. Un tabù che si manifesta soprattutto nel primo tempo nel corso del quale la squadra di Inzaghi resta in balia degli avversari. Un po' meglio nella ripresa, ma non fino al punto di recuperare il risultato. E così la formazione biancoceleste scivola fuori dalla zona Champions.

uno-due micidiale  —

La partita resta in bilico fino alla mezzora, ma l'equilibrio reale c'è solo nei primi dieci minuti nel corso dei quali le squadre si studiano e si annullano. In questo periodo è anzi la Lazio a rendersi più pericolosa, con il colpo di testa di Milinkovic su cross di Leiva (Meret si supera per respingerlo, ma il serbo potrebbe fare meglio a tu per tu col portiere). Poi il Napoli prende il controllo del centrocampo grazie agli strappi di Fabian Ruiz e all'attenta copertura di Diawara e la partita fino all'intervallo diventa un monologo dei padroni di casa. Che sfiorano due volte il gol con Milik, fermato dal palo prima al 12' (splendida girata al volo su cross di Mario Rui) e poi di nuovo al 22' (colpo di testa in tuffo su assist di Zielinski). I padroni di casa vanno vicini al vantaggio anche con Fabian Ruiz e di nuovo Milik (tiri dalla distanza che escono di un soffio). Il gol è insomma nell'aria quando effettivamente arriva. Succede al minuto 34 grazie a Callejon che finalmente si sblocca (prima marcatura stagionale): non poteva accadere che contro la Lazio, che punisce per la sesta volta (e diventa così la sua vittima preferita). L'assist per lo spagnolo è di Mertens, l'esecuzione, da poco dentro l'area, perfetta. Callejon è poi determinante quattro minuti dopo anche per il 2-0, perché si procura la punizione dal limite (fallo di Acerbi) che Milik trasforma in maniera magistrale (palla all' incrocio dei pali con Strakosha impossibilitato a intervenire).

immobile ci prova  —

Inzaghi prova a rianimare la Lazio abulica e inconcludente del primo tempo inserendo Correa al posto di Lukaku (nel primo tempo aveva già dovuto togliere l'infortunato Luiz Felipe e inserire al suo posto Bastos). Con Correa in campo la Lazio passa dal 3-5-1-1 iniziale a un 3-4-1-2 con Lulic che torna sulla fascia sinistra, Parolo che si sistema a destra e Luis Alberto che fa il trequartista alle spalle di Immobile e dell'argentino. La mossa risveglia un po' la squadra ospite (testa di Correa di poco fuori, girata di Immobile sulla quale Meret si supera per respingere), ma la espone anche in maniera preoccupante ai contropiede del Napoli. Che colpisce altri due legni clamorosi. Il primo con una conclusione di Fabian Ruiz, il secondo con un colpo di testa di Callejon. Errori che la squadra di Ancelotti paga caro perché subito dopo il palo di Callejon arriva il gol di Immobile che riapre la partita. Gioco di prestigio di Correa sul limite dell'area e palla filtrante per il centravanti che punisce Meret con un diagonale preciso. La Lazio a quel punto ci crede, ma l'espulsione di Acerbi (doppia ammonizione, entrambe per falli su Callejon) le spezza le gambe proprio nel momento decisivo. Inzaghi inserisce Patric per Milinkovic e ridisegna la squadra con un coraggioso 4-2-3. Mossa alla quale Ancelotti risponde inserendo Verdi per Diawara. Il modulo resta il 4-4-2, con Zielinski che si accentra, ma con Verdi in campo diventa a trazione anteriore per sfruttare gli spazi che si aprono con la Lazio in dieci. Poi il tecnico napoletano toglie pure Mertens e inserisce Ounas. Che pochi minuti dopo essere entrato in campo sfiora il terzo gol (salva Strakosha). Nel finale c'è poi spazio anche per Hysaj che rileva Callejon. Chiaro l'intento di Ancelotti si coprirsi per non correre rischi. E infatti non accade più nulla.



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