Autore Topic: Acerbi racconta: "Al Milan facevo casini e bevevo tanto, il tumore mi ha cambiato"  (Letto 431 volte)

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 Francesco Acerbi salterà la gara contro la Juventus per squalifica dopo aver giocato consecutivamente 149 partite ufficiali tra Lazio e Sassuolo ma, intervistato da 'Il Corriere della Sera', il difensore racconta come a cambiarlo profondamente sia stata la malattia scoperta qualche anno fa.

Con DAZN segui la Serie A IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND.Il difensore della Lazio in particolare ricorda i tempi del Milan quando la sua vita non era esattamente quella più adatta a un calciatore professionista."Mi sentivo invincibile. Bevevo? Sì, facevo casini e tanto alcol. Anche se poi sul campo andavo lo stesso forte. Il fisico mi ha aiutato, la fortuna è stata dalla mia parte".Poco dopo l'addio al Milan però tutto cambiò quando ad Acerbi venne diagnosticato un tumore ai testicoli."Avevo da poco finito la mia esperienza al Milan, nel 2013. Una normale visita di controllo da parte dei medici. Hanno trovato un nodulo, sono stato operato immediatamente. Che non fossi un invincibile l’avevo capito già al Milan. Se non fai una vita da atleta a quei livelli si paga il conto".La malattia è comunque servita ad Acerbi per crescere e capire che la strada intrapresa non era quella giusta."Può sembrare strano ma che nella vita volessi fare davvero il calciatore l’ho capito dopo la malattia. Per molti anni ho dato tutto grazie alle doti che mi ha regalato la natura. Giocavo ma forse la passione l’avevo perduta. Mi è ritornata". Uscirne non è stato ovviamente facile, ma Acerbi ce l'ha fatta anche grazie all'aiuto della sua famiglia."Mi avevano detto che dopo l’operazione tutto si sarebbe risolto. Non fu così. Dopo altri controlli mi dissero che con il tumore non si sa mai, si può espandere. Meglio fare la chemio. La feci. Mia mamma mi coccolava eccessivamente, mi faceva andare in bestia. Avevo bisogno di qualcuno che mi invitasse a vedere la tv, a fare la spesa. Insomma, che non mi facesse sentire malato. Mio fratello è stato fondamentale".Adesso la vita di Acerbi, come detto, è profondamente cambiata. A partire dal rapporto con la fede."Prego due volte al giorno. Al mattino e alla sera. Però non è che sia diventato santo. Di casini ne combino ancora. Ma rispetto a prima ora so chi sono. Distinguo il bene dal male. So di chi posso fidarmi. E ho allontanato le persone che considero negative".    

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