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Sfida impegnativa per la
Lazio contro il Genoa, soprattutto considerando la situazione drammatica del fronte infortuni. Anche i rossoblù prenderanno parte alla gara con qualche defezione, lo ha ribadito ieri Prandelli in conferenza. Il mister del Grifone chiede ai suoi ragazzi un preciso atteggiamento: “
Voglio una squadra combattiva e la prima vittoria in casa davanti ai nostri tifosi”. Lazio avvertita. Il Genoa è al momento a quota 25 punti, posizione tranquilla e senza impellente necessità di fare punti per una squadra che si pone come primo obiettivo la salvezza. Però, si sa, l’insidia è sempre dietro l’angolo.
I PRECEDENTI – Al Marassi per la Lazio non è mai stato facile riuscire a spuntarla: 50 match disputati, 30 vittorie dei rossoblù, 10 pareggi e 10 successi dei biancocelesti. Sono 100 i gol messi a segno dai padroni di casa, 58 quelli degli ospiti. Aggiungendo al computo anche gli scontri dell'Olimpico, la situazione è di sostanziale equilibrio: 101 gare, 40 vittorie del Genoa, 26 pareggi, 35 vittorie della Lazio. Entrambe le compagini hanno messo a segno 145 gol. Nel 1942 il risultato più eclatante: 6 a 5 per il Genoa. L’esito più frequente di questa sfida, invece, è l’1 a 0 per il Grifone: per ben 6 volte il tabellino ha segnato questo risultato.
TATTICA – Per il Genoa la novità più importante è il rientro di Bessa, tornato in gruppo dopo un fastidio alla schiena. L’ex Verona sarà in ballottaggio con Rolon per una maglia. Se dovesse spuntarla quest’ultimo, Prandelli opterebbe per un 4-3-3 avanzando Lazovic a supporto di Sanabria e Kouamè. In difesa rientra Romero, che rileverà il posto di Gunter. Anche il Genoa conta alcuni infortunati: Mazzitelli, Favilli, Lapadula e Hilijemark.
GENOA (4-4-2): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lazovic, Radovanovic, Lerager, Bessa; Sanabria, Kouamè
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