www.corrieredellosport.itLa squadra di Inzaghi domina all'Olimpico e vince con merito la stracittadina. Giallorossi a tratti inguardabili, rosso nel finale a Kolarov. Adesso è bagarre in zona Champions ROMA - Delirio Lazio. Caicedo, Immobile e Cataldi rilanciano alla grande le ambizioni di Champions biancocelesti e regalano ad Inzaghi il derby, sei anni dopo l'ultimo successo 'casalingo'. Il 3-0 finale dell'Olimpico è meritato, anzi sta stretto ai biancocelesti che, agevolati nel loro lavoro da una Roma brutta e svagata, potevano chiudere la partita con un risultato ancora più rotondo. Fa festa il popolo laziale che ha potuto ammirare una squadra determinata, concentrata, aggressiva. La Lazio ha voluto più della Roma questo successo che nessuno può mettere in discussione.
A tradire
Di Francesco è stato l'atteggiamento del collettivo: troppo intimorito, a tratti addirittura
irritante, soprattutto nel primo tempo. L'attacco - così prolifico in questa stagione - stavolta ha fatto cilecca dimostrandosi privo di idee e guidato da uno
Dzeko inspiegabilmente nervoso e impreciso. Con questo successo la
Lazio torna di prepotenza in
zona Champions, accorciando sulla Roma (distante tre punti) e sull'Inter (a sei lunghezze) con una partita in meno. Per i giallorossi invece arriva un
brusco stop dopo quattro vittorie di fila. Un pessimo segnale in vista della difficile trasferta contro il Porto in Champions fra quattro giorni.
LE SCELTE - Di Francesco deve rinunciare a
Manolas ad un'ora dal fischio d'inizio per un problema intestinale. Al suo posto
Juan Jesus vince il ballottaggio con
Marcano. Dall'altra parte
Inzaghi rinuncia inizialmente
Immobile affidando le chiavi dell'attacco alla coppia
Correa-Caicedo.
PRIMO TEMPO - L'inizio della Lazio è straordinario. La squadra di
Inzaghi chiude subito la
Roma nella propria trequarti e la schiaccia con un pressing asfissiante e una intensità nettamente superiore a quella degli avversari. L'assenza di
Manolas nella difesa giallorossa si sente fin dai primi minuti.
Juan Jesus è arrugginito e non riesce a dare sicurezza ad un reparto che scricchiola in continuazione contro la velocità dei padroni di casa. Passano due minuti ed è subito
Correa dal limite a sfiorare il vantaggio. Un giro d'orologio ancora e
Caicedo mette i brividi alla male assortita retroguardia giallorossa con un'incursione sventata in scivolata da
Florenzi. La
Roma è svagata e distratta: Juan Jesus rimedia un giallo dopo appena sei minuti di gioco. Una sanzione che ne condizionerà la prestazione. L'unico a regalare un minimo di dinamismo nella fase offensiva giallorossa è
Zaniolo che però non riesce mai a pungere dalle parti di
Strakosha. Il meritato vantaggio biancoceleste arriva al 12' grazie alla colpevole complicità di
Fazio e
Juan Jesus. Correa sfrutta una rimessa laterale per aggirare Fazio e servire in profondità
Caicedo: l'attaccante laziale si prende gioco del difensore brasiliano e, dopo aver superato
Olsen, infila a porta vuota il meritato
1-0 dei padroni di casa. L'Olimpico si accende d'entusiasmo e taglia ancora di più le gambe agli uomini di Di Francesco che continuano a mostrare un atteggiamento non all'altezza della partita.
Milinkovic-Savic e compagni sono decisamente più reattivi e giocano con maggiore intensità rispetto agli avversari. Sulla sinistra
Lulic fa ciò che vuole e mette in area romanista palloni sempre insidiosi che
Fazio e
Florenzi respingono a fatica. La
Roma tira fuori la testa solo nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo ma non punge a dovere e riesce solo a costruire un'azione degna di nota con un rasoterra di
Dzeko dal limite al 23' che
Strakosha riesce a deviare senza troppa difficoltà.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa lo spartito cambia. La
Lazio aspetta gli avversari, pronta a pungere in contropiede. La
Roma invece prova a crederci cambiando atteggiamento.
El Shaarawy e
Pellegrini sprecano due buone occasioni mentre la retroguardia giallorossa regala un altro brivido ai propri tifosi con
Fazio che, su un lancio di
Milinkovic-Savic, ostacola l'uscita di
Olsen rischiando la frittata. Di Francesco corre ai ripari e dopo un'ora di gioco toglie prima l'acciaccato
Zaniolo e poi
De Rossi per
Perotti e il redivivo
Pastore. Inzaghi risponde con Immobile al posto di
Caicedo. Al 67' Florenzi prova una conclusione dai 30 metri ma Strakosha gli nega l'eurogol salvando da campione. Due minuti dopo arriva l'occasione più clamorosa della partita romanista con
Pellegrini e
Pastore che si ostacolano a pochi passi dalla porta calciando a lato un pallone favorevolissimo. Proprio nel momento migliore per gli ospiti arriva l'episodio che decide la sfida:
Immobile lancia in contropiede
Correa che brucia in velocità
Fazio. All'argentino non resta che stendere in area l'attaccante argentino. Per
Mazzoleni non ci sono dubbi: è rigore. Dal dischetto
Immobile non perdona e al 74' la Lazio vola sul 2-0. La partita della Roma, di fatto, finisce qui. La Lazio è padrona del campo e nel finale trova anche il
tris con Cataldi che segna dal limite e corre sotto la Nord a festeggiare con i propri tifosi. Prima del fischio finale c'è ancora il tempo per vedere il rosso a
Kolarov (doppia ammonizione) e un cartellino giallo pesante a
Dzeko che, diffidato, salterà la sfida contro l'Empoli. La Lazio vince in modo meritato. Per la Roma suona un pericoloso campanello d'allarme: per
Di Francesco sarà fondamentale non sbagliare anche in Champions League.