Autore Topic: Lazio, Cataldi e il sogno nel cassetto: la fiaba diventa realtà  (Letto 468 volte)

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                           L’Olimpico esplode al terzo gol della Lazio: una saetta da fuori area, una palla che si alza e schizza infuocata verso la porta giallorossa. È un fulmine biancoceleste, una bordata che profuma di vittoria ma, soprattutto, di Lazio: è la rete di Danilo Cataldi. Un’anima biancoceleste, il giocatore-tifoso che in un istante vede passare tutto nella sua mente, un flusso continuo di immagini e ricordi. La sfera arriva tra i suoi piedi dopo il tocco di Milinkovic, c’è poco tempo per pensare: non si può sbagliare. Il resto, lo sappiamo, è tripudio all’Olimpico. Cataldi non può fermarsi, vola come un’aquila sotto gli sguardi sbalorditi dei suoi tifosi, la maglia al vento in segno di vittoria. Eccola la sua rivincita, la gioia più grande: un gol, davanti ai cuori di migliaia di laziali, contro gli eterni rivali. C’è tutta la Lazio nella terza marcatura degli uomini di Inzaghi.



LAZIO, LA RIVINCITA – Sì, è una rivincita quella di Cataldi. La rivincita delle seconde linee, quelle che, per una ragione o per l’altra, hanno trovato meno spazio nelle gerarchie di Inzaghi. Eppure, quando chiamato in causa, il centrocampista ha sempre soddisfatto le esigenze del suo allenatore. La prima vera gioia della stagione è arrivata quando, contro l’Apollon in Europa League, ha indossato la fascia da capitano dopo ben 4 anni. In questa annata, però, non è riuscito a sconvolgere completamente le gerarchie del mister piacentino. Sono 13 le presenze collezionate, 6 in Europa League e 7 in Serie A: in totale fanno 739’ minuti giocati. Due gol per lui, ma quello di stasera ha un sapore diverso: un sapore di rivincita. Un sapore di Lazio.



LAZIO, UN SOGNO – Nascere a Roma, vestire i colori biancocelesti sin da bambino, scendere in campo con la prima squadra sotto il boato assordante dell'Olimpico. E, come se non bastasse, segnare in un derby. Paolo Di Canio, Bruno Giordano e Costantino De Andreis sono riusciti in questa impresa che ha dell'incredibile. Danilo Cataldi si aggiunge alla straordinaria lista, ed è il settimo giocatore proveniente dal vivaio biancoceleste a insaccare la sfera nella stracittadina. Il classe '94 nasce a Roma, sposa la causa della Lazio e tiene vivo, con gelosia, un desiderio irrefrenabile: arrivare a vestire la maglia della sua squadra del cuore. “Il sogno divenuto realtà”, una frase da fiaba per bambini ipnotizzati dall'entusiasmante idea di realizzare le proprie fantasie. Molte volte il corso degli eventi prende una piega ben differente. Per Danilo, invece, tutto è andato per il verso giusto.



LO STRANO PERCORSO - Dopo la trafila nelle giovanili biancocelesti, passa alla Primavera per poi approdare nella prima squadra. Il 13 gennaio 2017 viene ceduto in prestito al Genoa, poi il 19 luglio dello stesso anno prende la strada per Benevento. Sembrava essere fuori dai piani della società, ma ecco che quando tutto appare in salita arriva la grande occasione: Inzaghi decide di dargli un'altra chance. Solamente dopo un anno e sette mesi, nella partita contro il Napoli, tornerà a vestire la sua maglia del cuore. Questo era l'importante: tornare, tornare dalla sua Lazio. Eccolo Danilo Cataldi, di nuovo con l’aquila sul petto. Lo avete visto questa sera, correre a perdifiato dopo il gol del definitivo 3 a 0. È la rete che ha messo ko l’avversario, che ha permesso all’aquila di prendere una volta per tutte il lupo e gettarlo nell’abisso. È il gol di Danilo Cataldi, il gol di un giovane sognatore che ha nel cuore la Lazio.



         

         

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