Autore Topic: Badelj torna al suo Franchi Con la testa a Lazio e Astori  (Letto 345 volte)

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Badelj torna al suo Franchi Con la testa a Lazio e Astori
« : Mercoledì 6 Marzo 2019, 18:00:05 »
www.gazzetta.it



Il croato tra presente e passato: domenica sfida la Fiorentina con i biancocelesti, dopo essere stato presente alla messa per l'ex compagno


 Il calendario ha reso ancor più struggenti certe emozioni. Lunedì, Milan Badelj è stato a San Pellegrino per la messa nell'anniversario della scomparsa di Davide Astori. Ha rivisto la sua Fiorentina nel volto del tecnico Pioli e dei suoi ex compagni di squadra. Un anno fa vissero insieme quella tragedia e il centrocampista croato ereditò la fascia da capitano dello sfortunato difensore diventando un punto di riferimento per il gruppo viola. Probabilmente aveva già maturato la decisione di lasciare la Fiorentina dopo quattro stagioni. La voglia di nuovi obiettivi aveva preso il sopravvento. Così a fine stagione si è consumato il suo distacco da Firenze, non senza scorie emotive. Dopo il Mondiale che lo ha portato al secondo posto con la nazionale, Badelj ha scelto l'offerta della Lazio. Per inseguire anche quei progetti Champions coltivati dal club di Lotito. Etichettato come alternativa a Leiva, Badelj si è affrettato a chiarire di poter ricoprire ogni ruolo di centrocampo. Sul campo non ha però trovato lo spazio auspicato. Tanto da ipotizzare una sua partenza già al mercato di gennaio. Il d.s. Tare lo ha bloccato. E Badelj ha mostrato di poter far parte del sistema di gioco di Inzaghi. Nell'ultima trasferta di campionato, quella col Genoa del 17 febbraio, ha siglato con un gran gol il provvisorio vantaggio vanificato poi dalla rimonta rossoblù. Ha esultato con lo sguardo al cielo, indicando il numero 13, quello della maglia di Astori.

ritorno al franchi  —

Nelle gare della settimana scorsa, contro Milan e Roma, è rimasto in panchina. Domenica tornerà al Franchi per la prima volta da avversario. In questi giorni sta inseguendo ogni possibilità negli allenamenti di Formello per ritrovarsi in campo. Anche nel corso della gara, non solo come alternativa a Leiva al volante della manovra. Nessuna rivalsa con i viola. Solo tanto orgoglio e la voglia di giocare che non gli fa sentire affatto i suoi 30 anni. "All'inizio è stato uno shock ma poi mi sono ripreso. Lo abbraccerei per non lasciarlo mai", così ha ricordato lunedì il suo amico Astori. Scendere in campo al Franchi, anche da avversario, sarà una questione di cuore. Compresa quella di scegliere la Lazio per crearsi nuove ambizioni.

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