Autore Topic: Un Airone sulle rive del Tevere.  (Letto 1126 volte)

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Offline Frusta

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Un Airone sulle rive del Tevere.
« : Mercoledì 13 Marzo 2019, 14:57:08 »
Sul podio delle "buone nuove" ci sono le notizie belle, le notizie bellissime e le notizie straordinarie; scegliete voi su quale gradino collocare quella che sto per darvi, ma per quel che mi riguarda ne ho creato un quarto: quello delle notizie che ti rendono felice, e lì l' ho messa. 
Essì, perché quella che mi è arrivata stamattina riguarda un momento sublime che è solo nostro, di nessun altro che nostro e che rimarrà nostro per sempre: il momento in cui il più grande atleta di tutti i tempi indossò la maglia che è solo nostra.

9 gennaio 1945. Fausto Coppi si trova a Caserta, in un campo di prigionia degli Inglesi dai quali è stato catturato in Africa dove lui, ultimo vincitore del Giro d'Italia (1940) ed ancora recordman in carica dell'Ora (1942), ha combattuto come un qualsiasi soldato. L'industriale capitolino Edmondo Nulli, accompagnato da Pietro Chiappini (ex compagno di Coppi nella "Legnano"), gli offre un ingaggio per correre nella sua piccola squadra. Coppi accetta all'istante. Indosserà la maglia arancione della "Nulli" dopo aver firmato il regolare cartellino FCI con la Società Sportiva Lazio. Inizia così una storia poco nota e spesso trascurata, ma che si rivelerà invece fondamentale nella vita e nella carriera di Coppi. A Roma Fausto trascorre l'intera Primavera, gareggiando e vincendo, ponendo le basi di quella fenomenale "rinascita" che lo porterà poi a diventare l'indimenticabile Campionissimo. Coppi-Nulli-Lazio: il trinomio che nel 1945, in un'Italia ancora spezzata dalla Linea Gotica, sale agli onori della cronaca romana ma che spesso è stato dimenticato, sottovalutando l'importanza di chi concesse al campione piemontese non solo un cartellino, una bici ed una maglia ma anche e soprattutto la fiducia e la speranza. Coppi, sotto la paterna guida di Nulli e l'organizzazione professionale della Polisportiva Lazio, ritrovò se stesso, come uomo e come atleta. Quei giorni meritano di essere rivissuti nel dettaglio perché nella Primavera del 1945 l'Airone volò anche sulle rive del Tevere.

Autori: Fabio Bellisario* - Giampiero Petrucci.

Titolo:             1945
        Una primavera a Roma
 Coppi-Nulli-Società Sportiva Lazio


*Per i pochi che ancora non lo sapessero Fabio Bellisario non esiste, è solo un personaggio immaginario, un astuto e fuorviante nick name callidamente creato da un tizio che in realtà si chiama Arch e che di professione fa il Ministro di Culto di una Dea chiamata Lazio, la divinità che tutti noi amiamo e che lui ama di un amore che è la somma di tutti i nostri messi insieme.
 :D
Non vedo l' ora che arrivi maggio e la presentazione del suo libro per poterlo riabbracciare.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #1 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 15:45:57 »
meravigliosa notizia che attendevo da tempo.

Arch, per l'invito alla presentazione me basta pure un  "ahò, namo viecce pure te"

Offline Arch

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #2 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 15:57:29 »
 :band1: :band1: :band1: :fans: :fans: :fans: :occasion14: :sciarpaD: :sciarpaD: :sciarpaD: :bike2: :bike2: :bike2: :blob3: :blob3: :blob3:

Grazie.

Offline fish_mark

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #3 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 16:09:37 »
il Chiappini deve essere il noto titolare del negozio di articoli sportivi, ormai un'istituzione storica del prenestino.
Mi sembra di ricordare una foto di Faustino nel negozio.


Sono storie belle. Purtroppo di Coppi oggi rimane soltanto la leggenda e i ragazzi faticano non poco a rendersi conto
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline MagoMerlino

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #4 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 16:36:35 »
9 gennaio 1945. Fausto Coppi si trova a Caserta,
Ma dai…. se non è una licenza romanzesca è predestinazione pura

Non vedo l' ora che arrivi maggio e la presentazione del suo libro per poterlo riabbracciare.
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Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Arch

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #5 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 17:37:25 »
Il 9 gennaio 1945 Edmondo Nulli, Chiappini, il giornalista del CdS Ferrari, il fotografo Martini e un tifoso di Fausto, Ciocci, si recano in visita da Coppi al campo di prigionia RAF di Caserta a bordo dell'Aprilia dello stesso Nulli. A sera Coppi firma il contratto. Nessuna licenza Mago!

Offline aaronwinter

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #6 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 18:26:15 »
"il mondo si divide tra chi è Laziale, e chi ancora non sa di esserlo".
Io un giorno l'ho saputo, ma c'è chi continua a fornirmene ragioni, belle e potentissime.

Arch ti voglio bene.

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Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Gasco luis veron

Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #7 : Mercoledì 13 Marzo 2019, 18:52:04 »
LA STORIA!

Tanto di cappello agli autori del libro, quindi un tanto di cappello ad Arch!

Comprero' il libro: il piacere di possederlo e di leggerlo, e' un privilegio!

FORZA LAZIO




Offline Frusta

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Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #8 : Giovedì 14 Marzo 2019, 08:16:09 »
Ma dai…. se non è una licenza romanzesca è predestinazione pura
9 gennaio Mago :D  sennò che momento sublime sarebbe?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:Un Airone sulle rive del Tevere.
« Risposta #9 : Giovedì 14 Marzo 2019, 08:48:49 »
"il mondo si divide tra chi è Laziale, e chi ancora non sa di esserlo".
Io un giorno l'ho saputo, ma c'è chi continua a fornirmene ragioni, belle e potentissime.

Arch ti voglio bene.

:band1:

bel post, che però è sempre ante