Visto da me: Lazio-Bodø/Glimt 3-1 (dts, 2-3 dcr)

di Boksic



Purtroppo il 2-0 dell'andata chiudeva in modo pesante il pronostico, che ci vedeva vincere la gara ma perdere la qualificazione.

Ed è andata esattamente così, sia pure con un copione rispettato fino alla flipperata di Noslin (nella foto, ndr) che ci ha portato all'extra time; poi si è recitato a braccio ma il finale è stato il medesimo.

La gara è stata segnata dalla necessità di rimontare due reti e quindi ne è scaturito un gioco nevrotico e spesso poco sensato: la quantità di cross buttati in area a vuoto, specie sugli angoli, è stata impressionante, quando forse si doveva puntare più di più sul gioco a terra e sul dai e vai nello stretto. Ma da qui è facile.

Il 2-0 è sembrato un premio abbondante, anche se è sempre il campo a parlare; il 3-0 sigillava una serata memorabile.
Nel primo supplementare ho apprezzato molto la ricerca del terzo gol, poi la squadra è scoppiata fisicamente e la sagra di errori sulla rete norvegese ha fruttato quanto temuto.

Anche i rigori hanno una loro fisionomia ben precisa: chi tira per primo ha un buon vantaggio psicologico e spero che Romagnoli abbia scelto la porta verso cui calciare senza avere a disposizione il primo tiro (mi pare ci siano stati due sorteggi).
La fortuna di andare in vantaggio è stata capovolta dall'errore immediato di Tchaouna e lì era chiaro come sarebbe finita.
Nemmeno il regalo del quinto rigore calciato alle stelle è stato gradito, al kulo non si può chiedere più di tanto se non lo aiuti un po' anche tu.

Non mi lamento di una gara che finisce 2-0 al 90' con una squadra di medio-bassa Serie A, vorrei invece capire i criteri di scelta dei rigoristi.
Tchaouna e Noslin sono andati sul dischetto con le budella in mano, e questo lo trovo grave.

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