Visto da me: Lazio-Parma 2-2
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di Boksic

Al primo minuto di una gara in cui, vista la classifica e alcuni risultati delle altre, dovresti partire concentrato e impeccabile sul piano tattico, l'avversario (modesto) infila una palla sul tuo lato destro e manda al centro un bel cross, bloccato dal portiere. Mah, strana partenza, penso.
Al secondo minuto, stessa azione. Al terzo minuto (nella foto, ndr) il giochino si ripete: parte il comodo traversone, in mezzo fanno a gara a chi dorme di più, il portiere pur incolpevole va giù tipo sacco che si ribalta e gol.
Solo dopo lo svantaggio, uno dei due mediani tiene più d'occhio il lato destro dove i parmensi si infilavano allegramente.
La reazione? Zero, perché così come sul lato destro ognuno ha giocato per conto suo, anche gli altri non sono da meno. Distanze enormi, poca corsa, poca garra, poco tutto. Due traversoni all'indietro messi da destra, in genere pericolosissimi, corrono nel campo vuoto: perché l'azione è stata a velocità normale ma evidentemente troppo per i nostri assonnati calciatori, che restano a una trentina di metri dai due palloni.
Si va all'intervallo e io immagino frustate con chiodi, urla, torture medievali e la squadra che rientra in campo facendo fiamme dal naso e bruciando l'erba al solo passaggio. Come no. Palla centrata, avversario che corre allegro verso la nostra area, sempre sullo stesso lato, lo lasciamo fare tanto che vuoi che succeda, rimbalzella tra nostri centrali, bel tiro secco e fa 2-0. Incredibile.
Al 60' più o meno prego che questa tortura finisca presto, non c'è nemmeno il sentore di un tentativo di riprenderla, nulla. Il Parma spreca il 3-0 dopo che un terrificante passaggio nostro in orizzontale, una roba da essere spellati vivi in diretta televisiva mondiale, mette un loro attaccante davanti a Mandas, che per fortuna si vede calciare addosso.
Ma nella Lazio di stasera è entrato da qualche minuto un elemento estraneo: un calciatore. Uno che dà sempre il massimo, qualsiasi partita stia giocando. Che ha una carriera da spavento solo a ricordarla, ma per il quale un Lazio-Parma o una finale di CL sono la stessa cosa. Il calciatore scuote le altre comparse in campo, mette nel sacco due palloni e forse solo una forma di giustizia impedisce di concludere la rimonta.
Di Pedro in giro non ce ne sono tanti, e per questo le motivazioni e la concentrazione di una squadra che ne ha uno solo dovrebbero scaturire dal manico: così come certi errori tattici sono imperdonabili. La partita di stasera è tutta di Baroni, mi dispiace molto dirlo.
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