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La
Lazio ha problemi strutturali che sono noti da tempo. Alcuni venivano evidenziati maggiormente con il calcio di
Baroni, altri con quello di
Sarri. Una cosa è certa:
se una squadra che gioca con le ali e il 4-3-3 (fino a pochi mesi fa con il 4-2-3-1, ma poco cambia)
manda a segno così poche volte i suoi esterni, allora c'è qualcosa che non va.
Le ali dovrebbero essere il motore offensivo in un modulo così a trazione anteriore, nonostante Sarri utilizzi in maniera molto sapiente e strategica la fase difensiva e la renda fondamentale allo stesso modo. Servono più gol, il Sarri-bis è iniziato da due sole partite ufficiali e ci sarà tutto il tempo per lavorarci. Il Messaggero riporta dei dati preoccupanti in tal senso, soprattutto per una squadra dalle ambizioni europee come quelle della Lazio: i due esterni titolari, Zaccagni (38) e Isaksen (19), contano appena 57 gol in carriera nei campionati europei. Il danese ancora non ha esordito in questa nuova stagione e spera di farlo durante la prossima gara contro il Sassuolo, ma fino ad oggi ha realizzato solamente 9 reti in 86 gare con l'aquila sul petto. Troppo poche.
Inoltre, questi numeri impressionano ancora di più se messi a confronto con le altre squadre del massimo campionato italiano: sempre secondo Il Messaggero, delle 12 squadre di Serie A che giocano con le ali, soltanto Como, Lecce e Torino hanno una coppia meno prolifica; mentre quelle di Roma, Napoli e del Sassuolo vantano almeno 100 reti, con Atalanta e Bologna che superano le 90. Il dato preoccupa, Sarri dovrà metterci del suo per migliorare questi numeri. Non ci sarà sempre Pedro a togliere le castagne dal fuoco come in diverse occasioni durante la scorsa stagione.
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