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RASSEGNA STAMPA -
Taty sembra capace solo di segnare gol complicati, mentre quelli più semplici continuano a mancare.
Dia, che Sarri da lontano considerava più cinico, è ricaduto nei suoi vecchi errori sotto porta. A entrambi non si chiede molto: al primo una continuità normale, al secondo un po’ di precisione. Le
difficoltà sono evidenti: finora i due centravanti hanno portato appena un gol a testa, entrambi al Verona, e nulla contro Como, Sassuolo e Roma.
Ci provano, ma non basta.Come specifica il Corriere dello Sport, Castellanos è il laziale che tira di più (nove conclusioni) e la sua percentuale realizzativa (11%) è in linea con attaccanti come Scamacca e Cutrone, inferiore però a quella di Thuram, Orsolini e Krstovic. Dia, invece, ha già accumulato un xG di 1.61 in tre gare da subentrato, ma l’occasione più grande l’ha fallita malamente proprio nel derby.
I problemi dei centravanti restano, ma il Comandante insiste: è l’intera fase offensiva a dover crescere. Negli ultimi venti metri la Lazio fatica, ed è per questo che nel derby aveva provato la coppia Dia-Pedro, alla ricerca di più movimento e pericolosità, ma la svolta non è arrivata. Ora, complici le emergenze a centrocampo, si fa strada l’idea di riproporre Taty e Dia insieme. Baroni aveva costruito mezza stagione sul duo argentino-senegalese: Taty centravanti, Dia trequartista, una coppia che funzionava bene. Sarri ci riflette: può ricomporla o puntare ancora su Pedro alle spalle di Castellanos, in un 4-4-1-1.
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