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I biancocelesti ritrovano la vittoria in nove, con le discusse espulsioni a Zaccagni e Basic. Tutte le dichiarazioni del tecnico nel post-partitaSarri alza le braccia al cielo dopo il triplice fischio di Marchetti: la sua Lazio si è resa protagonista di una vittoria eroica in nove contro undici, con due espulsioni che hanno generato tantissime polemiche. Con questa vittoria Sarri raggiunge quota 200 punti in Serie A con la Lazio. Un grandissimo traguardo, festeggiato nel migliore dei modi: con una vittoria di carattere e rabbia, anche in inferiorità numerica, tra la gioia dei tifosi.
Ecco Maurizio Sarri ai microfoni di Dazn: "Uno snodo fondamentale? Ci può dare entusiasmo, però penso che i ragazzi la convizione l'hanno trovata da fine settembre. Sono tre mesi che la squadra fa bene. Vittoria in doppia inferiorità sì, ma nel contesto è una vittoria che ci sta tutta". Questa squadra sta facendo bene, è in crescita anche a livello di mentalità, per come si allenano e affrontano le partite. Con questo gruppo mi diverto e sono contento, l'ho già detto in tempi non sospetti. Nove contro undici? Sì mi è già capitato, un Antella-Figline, si vinse in otto contro dieci...".
"Contro il Bologna in inferiorità numerica non abbiamo perso ordine, come successo oggi anche se era più complicato. Dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questa situazione, Provstgard ci ha dato una grande mano sui cross. Prossima partita? Tre infortunati e due in Coppa d'Africa, siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni: se siamo undici bene, sennò partiamo subito in dieci..."
"Squadra con più espulsioni? Pensa che per falli fatti, siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra che non lo prende neanche... Mi sembra un po' troppo, forse il gesto non rivisto può dare l'impressione, mah..." Questa vittoria porta sicuramente entusiasmo, perché fatta in situazioni complicate. Ma se si guardano i numeri la partita è stata vinta meritatamente. La squadra sta crescendo nella mentalità, è applicata, coraggiosa e ordinata tatticamente, e riesce ad esserlo anche in inferiorità numerica. Espulsioni? Sono due rossi frettolosi secondo me. A termini di regolamento ci sono interpretazioni, ma serve anche il buonsenso. Secondo me sono due espulsioni leggere: Zaccagni tocca l'avversario con l'esterno della caviglia. Ci lascia l'amaro in bocca".
"Noslin? In certe condizioni è un centravanti straordinario. Ma se avesse giocato nel primo tempo sarebbe stato più difficile. È un ragazzo che sto imparando a conoscere e che mi è anche molto simpatico. La Lazio a livello di mentalità sta crescendo, ha coraggio nell'interpretazione e nell'affrontare le difficoltà. Abbiamo fatto partite con tanti giocatori fuori, ma la squadra non ha mai preso alibi. Questa è la nostra grandezza. Poi si possono avere limiti, ma preferiamo essere scarsi piuttosto che non coraggiosi".
"Nel primo tempo la sensazione è che le palle gol le abbiamo avute. I momenti decisivi arrivano negli ultimi minuti. Fino al 40' del primo tempo abbiamo avuto la sensazione di poter vincere la partita. All'intervallo ci siamo detti di rimanere in partita nonostante l'uomo in meno. Per l'espulsione di Gila l'ho già detto: l'arbitro era più permaloso. Oggi abbiamo trovato un arbitro che ha interpretato alla lettera il regolamento. Sul fallo di Basic ha parlato di reazione, ma faccio fatica a trovarla".
"Juve? Io alla Lazio sono tornato perché sono stato bene. Alla Juventus ho vissuto l'anno del Covid, non bramavo di tornare lì. Patric è tornato in campo dopo tanti mesi e secondo me ha fatto un miracolo. Sono contento di averlo ritrovato, perché a livello di gruppo è importante. Parma? Nel primo tempo abbiamo giocato quasi solo noi. Quello che ho visto nel primo tempo è che la nostra intensità difensiva era inferiore alle partite precedenti".