« Risposta #1080 : Oggi alle 21:33:37 »
Premesso che gli integralisti non mi piacciono in nessun campo e che comunque la mia antipatia nei loro confronti è inversamente proporzionata ai loro ripensamenti, le ultime partite della Lazio, l' ultima in particolare, mi stanno dimostrando che la squadra sta seguendo Sarri con la passione con cui si segue un leader.
Cosa che non succede sempre, ma che quando succede si concretizza la riposta al quesito machiavellesco del "se sia meglio per il principe l'esser temuto o amato".
È che per il "principe" temuto nessuno ha voglia di sacrificarsi, mentre per quello amato si, ed io sto vedendo la squadra che si sacrifica e cerca di dare più di quello che ha.
In pratica sta succedendo l'inverso del fenomeno di rigetto che due anni fa aveva costretto Sarri a dare le dimissioni, lo dimostrano anche le parole che lui riserva alla squadra.
Quando durante la diretta ho detto a Panza che avremmo vinto malgrado le espulsioni era ovvio che lo dicessi per scaramanzia e non per chissà quali doti divinatorie, ma la tigna che la squadra metteva per difendersi e per osare la vedevamo tutti.
Vedere Cataldi che negli anni passati avevamo sbolognato prima a Genova e poi Firenze dannarsi l' anima in campo e con lui altri come Pellegrini che era tenuto in considerazione zero, o Basic e Cancellieri che ci avevano rispedito indietro come merce avariata, la dice lunga sul rapporto che la squadra ha instaurato con chi la guida, e questo mi fa guardare al 2026 con una bella dose di fiducia.
E vero che si tratta di una fiducia motivata da sensazioni assolutamente soggettive, ma vi assicuro si tratta di sensazioni coi controcazzi.
Quoto in toto. Grande Frusta.
Forza LAZIO.

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"Tu laziale lo sei dalla nascita, solo che te ne sei accorto nel 2016. La scienza ancora non lo ha svelato ma se la ventiseiesima coppia di cromosomi determina il sesso, la ventiduesima la fede, quindi essere laziale e' un fatto genetico." Jim Bowie - 12 febbraio 2020
LIBERA LA LAZIO