Autore Topic: Lazio, che disastro! Ripresa da incubo, il Bodo dilaga. Ora serve un'impresa  (Letto 65 volte)

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Dalla tempesta che in mattinata si abbatte su Bodo e mette a rischio lo svolgimento della partita (ma poi l’allarme rientra) a quella che travolge la Lazio in campo. E’ senza storia l’andata dei quarti di Europa League. Il Bodo si conferma un rullo compressore in casa e domina in lungo e in largo dall’inizio alla fine. Il 2-0 finale rispecchia solo in parte l’andamento della gara. E’ un risultato pesante per la squadra di Baroni, ma verrebbe da dire che è andata anche bene ai biancocelesti che devono ringraziare il portiere Mandas se il punteggio alla fine non ha assunto contorni ancora peggiori. Ed è grazie ai suoi interventi (e all’imprecisione dei padroni di casa) se la Lazio resta ancora in corsa. Ribaltare tra una settimana all’Olimpico il 2-0 sarà complicato, ma non impossibile. A patto però di fornire una prestazione completamente diversa.

Senza reti all’intervallo
 
Primo tempo di sofferenza per la Lazio, che riesce però ad andare all’intervallo conservando lo 0-0. Il Bodo gioca con grande intensità, sfruttando alla perfezione le misure leggermente ridotte del suo campo e soprattutto il terreno sintetico. La formazione di Baroni perde subito il controllo del centrocampo (anche perché si fa sentire l’assenza di Rovella) ed è costretta a subire le iniziative dei padroni di casa. Il cui 4-3-3 copre benissimo il campo, soprattutto in ampiezza. Ed è infatti dalle fasce che arrivano i pericoli per i biancocelesti. Già al 6’ i norvegesi sfiorano il gol con l’ex Milan Hauge, il cui tiro viene deviato in angolo da Mandas (che Baroni preferisce a Provedel per la seconda gara consecutiva). Dopo un tiro di Berg senza troppe pretese il Bodo è di nuovo pericoloso al 15’, ancora una volta con Hauge: questa volta il tiro supera Mandas, ma finisce di poco fuori. Alla mezzora altra occasione importante per i padroni di casa, stavolta con Blomberg che svirgola la conclusione a pochi passi dalla porta. Nell’ultimo quarto d’ora i norvegesi comprensibilmente rallentano (hanno tenuto ritmi forsennati dall’inizio), ne approfitta la Lazio per farsi vedere nell’area avversaria. Prima, al 33’, c’è una buona opportunità che Isaksen non capitalizza, poi al 38’, su angolo di Zaccagni, il colpo di testa di Marusic sembra essere da gol, ma il portiere Haikin riesce in qualche modo a respingere.


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