Autore Topic: Lazio, Giordano:  (Letto 16 volte)

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Lazio, Giordano:
« : Ieri alle 20:01:36 »
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Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, Bruno Giordano ha parlato della Lazio, delle scelte di formazione di Sarri e di come la squadra si presenta all'inizio del campionato. Di seguito le sue parole:

“L’amichevole contro l’Atromitos? Mi aspettavo qualche progresso in più, ho visto una squadra bruttina soprattutto nel primo tempo. Giocavamo contro una squadra molto modesta, ma abbiamo comunque portato a casa il risultato. Domenica poi ci sarà un bel test. Io non considero tanto i clean sheet di quest’estate, la squadra ancora deve migliorare sotto l’aspetto fisico e nelle idee dell’allenatore. Ora siamo in linea con le altre, è il tempo di stringere: l’ultima settimana e poi si parte. Ci sarà da correre contro il Como, non è più una sorpresa. L’arrivo di Morata ha dato anche l’esperienza che forse mancava, noi dobbiamo fare la nostra partita sfruttando le qualità che abbiamo. Dobbiamo avere voglia di raggiungere il risultato attraverso il sacrificio”.

Cataldi? Devi avere un centrocampo dinamico contro il Como. Ci sarà da battagliare, non so chi sta meglio tra lui e Rovella. Cataldi ci può stare, ma domenica credo giocherà Rovella. Noslin? Il gol lo aiuta. E invece Cancellieri non l’ho visto bene. Ma non possiamo basarci su questo, i calciatori si devono abituare ad alti e bassi. Non è una giocata o un gol che ci fa cambiare idea. Bisogna andare avanti sulle sicurezze. L’Atromitos era davvero poca roba, proprio a livello strutturale".

“Guendouzi è di un livello superiore, così come Pedro che è un campione. Gli altri hanno alternato prestazioni buone a meno buone. Non ho visto grosse pecche da parte dei singoli. Gli infortuni di alcuni calciatori però non hanno aiutato. Ora siamo ansiosi di vedere la prima di campionato, iniziare bene dà sempre belle sensazioni a tutto l’ambiente. La partita contro il Como sarà difficile e delicata. Speriamo di tornare a casa con almeno un punto, o magari con tre e con qualche gol degli attaccanti. L’anno scorso Dia e Castellanos hanno segnato e creato tanto, sbagliando anche in diverse occasioni; nel terzo anno di Sarri invece la squadra faceva proprio fatica a costruire in fase offensiva, così come successo quest’estate.

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