Autore Topic: Nuno Tavares si gioca la Lazio dopo l'errore nel derby: la scelta di Sarri verso il Genoa  (Letto 53 volte)

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Il tecnico ragiona sul terzino portoghese, per capire se lasciarlo fuori nella trasferta di campionato a Marassi o concedergli una prova d'appello: i dettagli

ROMA - Delitto e castigo o solo colpa ed espiazione? Il derby, per Tavares, ha avuto un profondo valore simbolico e tutta la Lazio spera che Nuno abbia imparato la lezione. Non pesa solo l’errore, ingenuo e gravissimo, soprattutto l’atteggiamento, contestato dai compagni. L’inerzia successiva, la mancanza di una reazione d’orgoglio. Errori così mandano in bambola, è successo a tanti. Ma Tavares non è nuovo a condotte contestabili. Zaccagni l’aveva rimproverato in campo dopo il gol di Pellegrini. Gila, Romagnoli e Provedel avevano rimarcato l’abbaglio. È successo anche nello spogliatoio. Era seguita la defezione del portoghese dopo l’intervallo: niente panchina. Il mistero non è svelato. C’è chi ha raccontato che Nuno ha lasciato l’Olimpico, chi ha assicurato la sua presenza nello spogliatoio a fine partita. La società non ha ritenuto di intervenire con un provvedimento disciplinare. Adesso tocca a Sarri decidere.

Tavares si gioca la Lazio

Un segnale a Tavares potrebbe arrivare domani, quando Mau scioglierà i dubbi. Può rilanciare Pellegrini, entrato con verve nel secondo tempo del derby, al posto di Nuno. Può confermare Tavares, concedendogli un’altra chance. Sarri ha scelto una linea morbida finora perché non può permettersi di perdere nessuno. Ha un gruppo bloccato, non sa cosa accadrà nel mercato di gennaio, deve proteggere lo spogliatoio e tenerlo il più possibile unito. Tavares è un tipo che si perde facilmente, s’abbatte, si scoraggia e non è facile ricaricarlo. Sarri ne contesta i limiti difensivi, ne apprezza anche le doti offensive. Fa fatica a considerarlo terzino, c’è differenza tra un esterno basso, un esterno di centrocampo o un’ala. Tavares si trova a suo agio in un centrocampo a 4, non in una difesa a 4. Ancora di meno con Sarri, che ordina marcature orientate sul pallone, allineamento con gli altri difensori, scalate rispetto al terzino opposto. Quando Mau parla di tempi lenti, di lunghezza e non di velocità di pensiero, di anarchia, si riferisce anche a Tavares.

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Nuno in ballottaggio con Pellegrini verso il Genoa

Un anno fa era FantaTavares, Nuno Express. Era nel pieno dell’exploit che l’ha portato, da fine agosto a fine ottobre, a sfornare 8 assist. Due contro il Genoa all’Olimpico, nel 3-0 del 27 ottobre. Furono gli ultimi colpi, l’ultimissimo è quello di Como di pochi giorni dopo. Lotito immaginava di venderlo facendoselo strapagare. Poi il buio. Il Tavares di oggi è il Tavares della seconda parte della stagione scorsa: attenuato, svigorito. E qui si torna alla decisione di Sarri. Bocciarlo a Genova potrebbe avere effetti negativi o da sprone? Se lo chiede Mau. È già costretto ad inventare un nuovo centrocampo, probabilmente dovrà spostare Marusic alto a destra nel 4-4-2 inserendo Hysaj basso. Tutti ragionamenti intrecciati. Il nuovo centrocampo, con Cataldi e Basic, può esporre la Lazio a rischi. Mau deve decidere se avere una difesa con due terzini (Hysaj e Pellegrini) più abituati ai meccanismi che chiede o se giocarsi di nuovo la carta Tavares, sperando che il contraccolpo derby sia una molla e non una pena.

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