Autore Topic: Lazio, problemi in attacco tra il retroscena di mercato e il sogno proibito di Sarri  (Letto 28 volte)

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Il tecnico ha blindato la difesa (terza in A), ma non trova i gol. La coperta è corta servono rimedi...

Sarri deve aggrapparsi a una coperta di Linus: il miglior attacco sarà pure la difesa, ma la difesa non fa i gol dell’attacco. Il Comandante ha abbattuto il conto dei gol presi, ha visto diminuire i gol fatti. «Non è il gioco che prediligo», ha detto e non è un alibi. Al gol ci è sempre arrivato con il palleggio, con i raid delle mezzali e i tagli delle ali, con il centravanti che apre spazi e sa anche concludere: «Non mi piace la punta che fa a sportellate». Sarri non ha una squadra adatta: «Se la gente si aspetta di più sta sbagliando stagione», un’altra delle sentenze di Pisa. I numeri. Terza miglior difesa (7 gol incassati), ottavo attacco (11 fatti). Sono i numeri delle prime nove partite. Il deficit di gol è peggiorato con gli stop di Taty e Cancellieri. Isaksen sta tirando senza fare centro. Dia gioca a 40 metri dalla porta. Zaccagni non ha le medie dei momenti d’oro. I 14 gol di Pedro dell’anno scorso sono stati un’eccezionalità. Noslin è una comparsa. «La situazione era chiara fin dall’inizio, i giocatori sono questi», un altro verdetto di Sarri. Dal palleggio è dovuto passare alla verticalità: «Lavoriamo per trovare equilibrio tra solidità e pericolosità», la traccia di Pisa. La Lazio è quattordicesima per tiri totali (96), undicesima per tiri nello specchio (32). Per fortuna ha centrato 5 clean sheet, è un record da primi posti nei big 5 campionati d’Europa. La Lazio ha mantenuto la porta inviolata in tre sfide di fila per la prima volta dalla striscia di sei clean sheet consecutivi in campionato tra febbraio e aprile 2023, sempre con Sarri al comando. Per adesso si tiene stretti i punti presi, la squadra nell’emergenza è rimasta imbattuta, precisamente nelle ultime cinque sfide in campionato (2 vittorie, 3 pareggi): solo Inter e Roma (12) hanno raccolto più punti rispetto ai biancocelesti (nove).

Lazio, tra problemi in attacco e un sogno di mercato

Non è facile trovare i gol per quanto Sarri provi formule, l’ultima Pedro falso nueve. Non lo vede più ala: «In questo momento delle carriere di Noslin e Pedro preferisco tenere fresco Pedro facendogli fare l’attaccante così Noslin fa più chilometri, ha anche più accelerazioni. È una soluzione diversa, ma Pedro può fare la punta. Questo è il frutto di ciò che ci è successo in questi mesi, è inevitabile», l’ammissione di Mau. Il mercato. Sarri avrà un nuovo centravanti solo se partirà Castellanos, sempre che arrivino offerte convenienti, utili per reinvestire sul sostituto e in altri ruoli. «Pedro non può stare davanti a fare sportellate. Come nemmeno Dia. Se potessi scegliere l’attaccante ideale non vorrei uno da sportellate». Il sogno proibito è sempre Oyarzabal della Real Sociedad e della Spagna, inarrivabile. E’ il prototipo, mobile e tecnico. «Di mercato parlerò solo quando mi diranno che si potrà fare», l’avvertimento di Mau. Aggiungerebbe Insigne, per quanto non sia un centravanti. Quantomeno riuscirebbe a garantirsi, almeno sulla carta, qualche soluzione diversa, più pericolosità nei tiri da fuori e imprevedibilità. C’è un retroscena di mercato legato a prima del blocco e forse dell’arrivo di Sarri: la Lazio aveva pensato a Brian Madjo, promosso nel Metz dai baby del club. Centravanti di 16 anni, è nato in Inghilterra, è cresciuto in Lussemburgo. Un metro e 93, muscoli e potenza, ha collezionato 4 presenze in Ligue 1. Un investimento. Sarri ha bisogno di giocatori adatti, a partire dal centravanti e dalla mezzala. Forse, così, si segnerebbe qualche gol in più. 

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