Autore Topic: Strakosha, più di una papera: l'errore è figlio di troppe tensioni  (Letto 291 volte)

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Strakosha, più di una papera: l'errore è figlio di troppe tensioni
« : Venerdì 17 Settembre 2021, 13:03:12 »
www.gazzetta.it



di Nicola Berardino

Lo sbaglio del portiere è costato la sconfitta alla Lazio contro il Galatasaray nella  prima da titolare.  Passato da leader, futuro in bilico: via a gennaio?

Non è stata una semplice papera. Quel pallone che è sfuggito a Thomas Strakosha per un rocambolesco autogol contro il Galatasaray era avvelenato da tante tensioni. Nascoste ma sempre presenti. Era alla prima stagionale il 26enne portiere albanese. Nel ballottaggio estivo con Reina ha perso la corsa per tornare titolare tra i pali della Lazio. Dallo scorso autunno il suo destino in biancoceleste si è capovolto.
La sfrontatezza con cui cinque anni fa scavalcò Marchetti per prendersi la porta della Lazio si è smarrita tra impreviste incertezze. Il portiere baluardo nei giorni felici delle tre coppe vinte con Inzaghi sembra un ricordo sbiadito. Non giocava dal primo minuto in una gara ufficiale dal 23 maggio scorso, dalla sconfitta (2-0) in casa del Sassuolo che ha segnato anche l’ultima gara di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Era stato proprio l’attuale tecnico dell’Inter, dopo averlo avuto nella Primavera biancoceleste, a dargli fiducia per imporlo da titolare nel 2016. Ma nella passata stagione il cambio della guardia tra i pali con l’arrivo di Reina aveva travolto un legame che appariva inossidabile. 

Contratto in scadenza --- Quel pallone che ieri sera a Istanbul dopo un rinvio maldestro di Lazzari è arrivato tra le mani di Strakosha per sfuggirgli e picchiare sul palo prima di rotolare beffardamente in rete è stato anche un agguato della cattiva sorte. Il numero uno della Lazio prima e dopo quell’attimo fatale della gara aveva blindato la porta. Ha nascosto il volto tra la maglia, imprecava contro se stesso. I compagni hanno cercato subito di consolarlo. Ma Strakosha non aveva pace. Il peso degli ultimi dieci mesi è stato fortissimo. Collegato anche alla trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022. Un’operazione che sino alla scorsa estate appariva scontata. Poi, sono emersi i timori di Strakosha di non essere più tra i protagonisti in campo. Si è affacciata la voglia di andare via, ma i sondaggi del passato, provenienti soprattutto dalla Premier, non sono stati ripetuti.
La Lazio, a cominciare dal d.s Tare che lo ingaggiò dopo la segnalazione del padre di Thomas, Fotaq, suo compagno nella nazionale albanese, è sempre decisa a prolungare il rapporto fino al 2025. I dubbi del portiere biancoceleste però non aprono varchi. E da ieri sera l’amarezza per quell’autogol che ha deciso la sconfitta della Lazio nella prima stagionale di Europa League ha attaccato ogni valutazione. Compresa quella di trovare una nuova squadra già dal mercato di gennaio.
No, non è stata una semplice papera. Era un pallone avvelenato quello che è scivolato dalle mani di Strakosha, così come gli sta sfuggendo la sua storia con la Lazio.

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