Autore Topic: Milinkovic e Barella, i tuttocampisti che accendono Lazio-Inter  (Letto 197 volte)

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Milinkovic e Barella, i tuttocampisti che accendono Lazio-Inter
« : Venerdì 15 Ottobre 2021, 18:00:30 »
www.gazzetta.it



di Luca Taidelli

Recuperano palloni, segnano, sfornano assist e non si fermano mai: il big match dell'Olimpico passa anche dai due insostituibili

Sottovalutando i problemi finanziari della proprietà, i tifosi interisti a giugno sognavano che Inzaghi si portasse a Milano anche Milinkovic Savic. L'apprezzamento per il serbo è testimoniato dagli applausi scroscianti del Meazza quando Sergej venne sostituito durante l'ultimo Inter-Lazio pre Covid (26 settembre 2019) e lui ricambiò. Il 26enne con cittadinanza spagnola invece rimane una colonna biancoceleste. Ma a Milano stanno tranquilli, perché anche Barella piace a tutti ma resta in nerazzurro. Domani Lazio-Inter vivrà  pure della sfida nella sfida tra i due, così diversi fisicamente ma simili per completezza, forza, fiuto in zona gol, capacità di trascinare i compagni. E volendo anche per la situazione contrattuale, avendo entrambi un vincolo in scadenza nel 2024, con ingaggio ben inferiore a colleghi pur inferiori come rendimento.

Questione di testa --- Prova ne sia il fatto che, a meno di squalifica o infortunio (peraltro raro, essendo i due bionici), i rispettivi tecnici non rinuncerebbero mai a loro. A parte la prima stagione italiana (2015-16), Milinkovic non ha mai iniziato dalla panchina  più di due gare di campionato. Stessa musica con Sarri, il cui cambio di modulo ha mutato di poco i compiti del serbo. Prestazioni condite da tanta sostanza - in media tocca quasi 70 palloni a gara - e leadership, abbinate alla capacità di fare la differenza soprattutto nelle partite più calde. Sergej non è di quelli che fanno la voce grossa con le piccole e poi si squagliano nei big match. Lui "timbra" contro la Juve, nel derby (vero, Rui Patricio?) e alla stessa Inter. Nella sfida dello scorso anno, fu lui a rispondere al gol di Lautaro, complice una leggerezza di Perisic che se lo perse sul secondo palo. L'ennesimo gol di testa del centrocampista che anche in questo campionato domina nel gioco aereo (solo Thorsby ha vinto più duelli di lui),  che oltre alla Roma ha già punito l'Empoli e che sarà ancora più importante domani - vista l'assenza di Acerbi - contro la  squadra leader  sulle palle alte.

Assist man --- Ad armare i corazzieri nerazzurri pensa spesso proprio Barella, primo del campionato per assist: 5, a due lunghezze dal record stabilito la scorsa stagione. Cinque sono anche i metri in più che deve coprire Nicolò nelle due fasi da quando è arrivato Inzaghi. La posizione media è infatti più avanzata quando l'Inter attacca e più bassa quando la palla ce l'ha l'avversario. Ma il problema non si pone per un atleta inesauribile, tra i pochi a coprire più metri a partita c'è il compagno di reparto (e di camera) Brozovic, altro testimonial della Duracell. Anche Barella ovviamente gioca sempre, club o Nazionale che sia. Il suo eurogol al Belgio riallaccia il filo con la rete che in questo campionato ha coltivato soltanto contro il Bologna. Ma le volte in cui c'è andato vicino (la traversa di Kiev ancora trema) testimoniano della crescita esponenziale del 24enne sardo, idolatrato dai suoi tifosi - di cui probabilmente diventerà capitano - e invidiato da quelli avversari. Ora che non flirta nemmeno più con i cartellini come succedeva a Cagliari, è davvero difficile trovargli un difetto. Anche perché - a differenza di Milinkovic, che a Bologna è affondato con i compagni -, malgrado scenda in campo ogni tre giorni Nicolò non prende un'insufficienza da anni. 

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