Autore Topic: Lazio, Mizuno scaccia lo spettro dell'indice di liquidità? Lo scenario  (Letto 238 volte)

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L’indice di liquidità come parametro vitale per l’iscrizione al campionato, non più quindi come argine al mercato in entrata. La notizia, rilanciata da Repubblica, ha trovato conferme nel consiglio federale, che ha reso ufficiale l’intenzione di fare del parametro un cardine ineliminabile per partecipare ai tornei nazionali. La Lazio sa bene cosa vuol dire avere a che fare con l’IdL, ne ha fatto le spese nelle ultime sessioni di mercato, spesso rallentate da questa famigerata misura inserita nelle NOIF e che il club biancoceleste ha appesantito con una serie di acquisti sbagliati per costo del cartellino e ingaggi corrisposti a calciatori poco utili alla causa. Ora il problema si amplia e diventa urgente cercare di risolverlo una volta per tutte. La via maestra resta, come sempre, il mercato in uscita. Riuscire a piazzare esuberi e non solo, può garantire al club di rientrare nei parametri che verranno imposti dalla FIGC nelle prossime riunioni. I club di Serie A, tutti, sperano che il valore dell’IdL sia piazzato a 0.6 e non a 0.7, in modo da avere maggior libertà di movimento. La Lazio spera così di non dover ricorrere a vie diverse e traverse, come quella dell’immissione di capitale da parte del proprietario. Un modus operandi che si sa non convince a pieno il patron. 

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